Parigi s’infiamma contro la “Global Security”, scontri e arresti
Ventidue persone sono state arrestate durante le proteste di oggi a Parigi contro la legge sulla «sicurezza globale». Lo ha reso noto il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin, tramite il proprio profilo Twitter. «Grazie a tutte le forze dell’ordine mobilitate oggi, che a volte affrontano individui molto violenti. Ventidue arresti sono già stati effettuati durante la manifestazione a Parigi», ha scritto Darmanin. Nel corso delle proteste a Parigi di questo pomeriggio contro la legge sulla sicurezza sono scoppiati degli scontri fra i manifestanti e le forze dell’ordine, con impiego di lacrimogeni.
Nuova giornata di mobilitazione nazionale in Francia contro la Loi de Securite Globale, e in particolare contro l’articolo 24 della legge, il quale vieta, di fatto, di riprendere, fotografare e diffondere immagino o video degli agenti di polizia in servizio, pena sanzioni e multe molto severe.
Ssecondo i manifestanti, il provvedimento lederebbe “la libertà di stampa, di espressione e di manifestazione” oltre a prevedere “strumenti di sorveglianza di massa”.
Esacerbate ulteriormente da episodi di violenza della polizia, ultimo dei quali, una decina di giorni fa, il pestaggio da parte di 3 poliziotti di un produttore musicale nero a Parigi, oggi, sono state oltre 90 le iniziative in tutto il Paese tra cortei, presidi e flash mob.
Quella principale a Parigi, dove alla partenza del corteo, a Porte de Lilas, periferia est della Capitale, in direzione di Places de La Republicque sono scoppiati scontri con la polizia che ha caricatop a più riprese e sparato centinaia di lacrimogeni e proiettili di gomma. In piazza sono numerosi anche i Gilet Janues, oltre ad altre decine di realtà, dai collettivi politici, ai sindacati.
Dal corteo parigino la corripondenza con Cesare Piccolo, giornalista e nostro collaboratore Ascolta o scarica