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Tornerà ad essere un reato "l’oltraggio a pubblico ufficiale"

Torna dopo dieci anni il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, abrogato nel 1999 con la legge sulla depenalizzazione dei reati minori. Da sei mesi a due anni di carcere per chi offende l’onore o il prestigio di un pubblico ufficiale, è la pena prevista da quasi tutte le otto proposte di legge presentate da maggioranza e opposizione alla Camera e al Senato.
Dieci anni fa il legislatore aveva ritenuto eccessiva la pena rispetto al reato, decidendo infine di abrogare la norma, in vigore da 70 anni, “perché non più rispondente alle esigenze attuali ed alle concezioni sociali dominanti della società moderna”. “Un errore ai limiti della irresponsabilità legislativa che ora bisogna riparare”, dice il senatore del Pdl Maurizio Saia, tra i promotori dell’iniziativa di legge che intende ripristinare gli effetti sanzionatori dell’articolo 341 del codice penale. Una forma di punibilità dell’offesa recata ad un pubblico ufficiale è ancora in vigore secondo il codice penale, che sanziona l’ingiuria aggravata commessa contro pubblici ufficiali.
“Non c’è però – commenta il carabiniere in aspettativa e deputato del Pdl Filippo Ascierto – l’attivazione automatica della macchina della giustizia. Inoltre, la procedibilità non è d’ufficio, ma a querela di parte, e questo relega il pubblico ufficiale in una posizione inferiore a quella di un qualunque altro cittadino”.
“L’oltraggio ad un pubblico ufficiale – sottolinea Ascierto, che ha presentato una proposta di legge per ripristinare il reato abrogato dieci anni fa – può danneggiare in maniera grave l’immagine della Pubblica amministrazione, di fatto completamente spodestata da qualsiasi forma di tutela”.
“La figura che rappresenta lo Stato necessita di una tutela e di una garanzia tali che i comportamenti che ne offendono la reputazione o il decoro devono essere sanzionati penalmente in relazione alla funzione che svolge il pubblico ufficiale nella nostra società”, argomenta la parlamentare del Pdl Isabella Bertolini, anche lei tra i promotori di una iniziativa legislativa per reintrodurre nel codice penale il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
La scelta di avviare una politica legislativa di depenalizzazione, come quella del 1999 che comprendeva, appunto, anche il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, è condivisibile, aggiunge Bertolini, “perché il codice Rocco presenta, ad oggi, reati che possono essere considerati ormai superati dal mutare della realtà sociale”. Tuttavia, “le istituzioni e chi le rappresenta costituiscono un punto di riferimento importante per la vita dei cittadini. Per questo – sottolinea l’esponente del Pdl – non vanno trascurate o abbandonate. Anzi, al contrario, la loro immagine e il loro prestigio va difeso, per il ruolo e la funzione che esse rappresentano per l’intera collettività”.
“Obiettivamente fuori misura”, secondo la deputata del Pdl Angela Napoli, la pena prevista dal codice penale prima che il reato di oltraggio a pubblico ufficiale venisse abrogato: da 6 mesi a 2 anni. La cancellazione di quel reato, però, “ha creato una evidentissima e dannosa carenza di tutela giuridica del prestigio e dell’autorità dello Stato in generale. Per questo – spiega Napoli – è necessario reintrodurre il reato”. Anche se con una pena più lieve: fino a un anno di carcere, secondo la proposta di legge presentata da Napoli.
fonte: Adnkronos

Comments ( 2 )

  • Anonymous

    SIGNORI MIEI MA CHE SCHERZIAMO?? E’ DAVVERO MOLTO IMPORTENTE IL RITORNO DELL’OLTRAGGIO AL PUBBLICO UFFICIALE. ALTRIMENTI OGNUNO FA COME GLI PARE.

  • Anonymous

    1550 euro ad un operatore di polizia??????magari!!!!almeno che non abbiano fatto l’aumento di ben 350 euro non mi risulta!!!

    per il signore che scrive:
    ” poi consideriamo anche certi “privilegi”…ho amici nella Guardia di Finanza e nei Carabinieri…e ridendo (ma non troppo) , ogni tanto ricordo loro che il loro stipendio lo dovrebbero considerare moltiplicato per 2….capito cosa intendo dire o devo proprio essere più esplicito??????….”

    io non so che amici possa avere ma quello che da più fastidio è questa malafede che si insidia nell’immagginario comune!
    che tristezza!!