Scuola, offensiva delle questure denunce per cortei e occupanti
- novembre 03, 2008
- in emergenza, lotte sociali
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Offensiva della questure in tutta Italia contro le proteste degli studenti. Da Roma a Bologna, a Firenze e in tutto il Veneto, decine di informative degli uffici della Digos si stanno riversando nelle procure, in omaggio alla “linea dura” tracciata giovedì scorso dal ministro degli Interni Maroni in nome del “diritto allo studio”, contro l’occupazione di scuole e atenei. Pugno di ferro anche contro i partecipanti a manifestazioni pacifiche, ma non autorizzate dalla polizia. Il caso più emblematico del nuovo corso è quello di Treviso, dove giovedì scorso piccoli cortei di studenti medi hanno attraversato la città, senza imbrattare muri o danneggiare alcunché, provocando soltanto per un’ora intoppi alla circolazione delle auto. Il neo-questore Carmine Damiano, noto come capo della Digos padovana durante gli anni dell’Autonomia, ha dichiarato: “I promotori verranno denunciati all’autorità giudiziaria”. Il titolo di reato: partecipazione e organizzazione di manifestazione non autorizzata. Damiano, che respinge ogni matrice politica della sua iniziativa, spiega: “Se non intervenissi, violerei la legge. È falso che voglio vietare le manifestazioni. Libertà di espressione garantita, ma dentro le regole”. Gian Paolo Gobbo, sindaco della città più leghista d’Italia, getta acqua sul fuoco: “Il questore ha fatto bene, ma dubito che poi andrà fino in fondo. Niente di drammatico”. Mica vero: a quanto pare, una decina di adolescenti trevigiani sono già stati individuati e denunciati. Non tutti sono di sinistra: la protesta nelle scuole di Treviso è tuttora bipartisan.
E forse è anche questa la ragione per cui Lotta studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, ha offerto ieri assistenza legale gratuita ai giovani denunciati, includendo esplicitamente nella lista anche i ragazzi di Treviso: “La libertà di espressione non si può mettere in discussione e minacciare. La strategia del centrodestra di terrorizzare gli studenti per fermare le contestazioni è inammissibile”. Anche a Bologna la Digos sta preparando un dossier sulla manifestazione e gli scontri di giovedì in via Castiglione. Attese denunce per resistenza aggravata e lesioni, oltre al reato di manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio. La procura ha già aperto ben 15 fascicoli che riguardano l’occupazione di vari istituti superiori, oltre al sit-in del 21 ottobre sui binari della stazione. Lo stesso sta avvenendo a Firenze per l’occupazione da parte degli studenti dei binari alla stazione di Campo di Marte. Mentre a Roma sono stati denunciati i sei minorenni che nella notte di giovedì scorso sono stati sorpresi mentre tentavano di chiudere con le catene il portone del liceo scientifico Amaldi di Tor Bella Monaca. È partita invece una denuncia da parte di un rappresentante degli studenti medi di Parma contro un operaio edile che, nel corso della manifestazione anti-Gelmini, ha affisso un cartello con scritto “Viva il Duce”. La Digos di Bari invece sta indagando sullo sfregio di un murales nel cortile di una scuola elementare, su cui sono stati cancellati i volti di bambini neri e vergate svastiche. Mentre anche a Padova dovrebbero partire denunce per la manifestazione di giovedì scorso, sono in programma la prossima settimana cortei, in occasione della visita del presidente della Repubblica Napolitano mercoledì e giovedì e dell’intervento del ministro Gelmini, giovedì, in fiera. Per non parlare della protesta quasi goliardica annunciata per il 12 novembre: lo sciopero dello spritz, il cocktail alcolico che in Veneto va per la maggiore
E forse è anche questa la ragione per cui Lotta studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, ha offerto ieri assistenza legale gratuita ai giovani denunciati, includendo esplicitamente nella lista anche i ragazzi di Treviso: “La libertà di espressione non si può mettere in discussione e minacciare. La strategia del centrodestra di terrorizzare gli studenti per fermare le contestazioni è inammissibile”. Anche a Bologna la Digos sta preparando un dossier sulla manifestazione e gli scontri di giovedì in via Castiglione. Attese denunce per resistenza aggravata e lesioni, oltre al reato di manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio. La procura ha già aperto ben 15 fascicoli che riguardano l’occupazione di vari istituti superiori, oltre al sit-in del 21 ottobre sui binari della stazione. Lo stesso sta avvenendo a Firenze per l’occupazione da parte degli studenti dei binari alla stazione di Campo di Marte. Mentre a Roma sono stati denunciati i sei minorenni che nella notte di giovedì scorso sono stati sorpresi mentre tentavano di chiudere con le catene il portone del liceo scientifico Amaldi di Tor Bella Monaca. È partita invece una denuncia da parte di un rappresentante degli studenti medi di Parma contro un operaio edile che, nel corso della manifestazione anti-Gelmini, ha affisso un cartello con scritto “Viva il Duce”. La Digos di Bari invece sta indagando sullo sfregio di un murales nel cortile di una scuola elementare, su cui sono stati cancellati i volti di bambini neri e vergate svastiche. Mentre anche a Padova dovrebbero partire denunce per la manifestazione di giovedì scorso, sono in programma la prossima settimana cortei, in occasione della visita del presidente della Repubblica Napolitano mercoledì e giovedì e dell’intervento del ministro Gelmini, giovedì, in fiera. Per non parlare della protesta quasi goliardica annunciata per il 12 novembre: lo sciopero dello spritz, il cocktail alcolico che in Veneto va per la maggiore
fonte: La Repubblica
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