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Trapani: bus vietati a persone"di colore"

L’europarlamentare di Rifondazione Giusto Catania denuncia un episodio «di intollerabile xenofobia» a Trapani, dove la società di trasporto locale Atm ha vietato ai passeggeri di colore di salire sui mezzi. «A Trapani, in località Salinagrande, c’è un centro per richiedenti asilo – spiega – La zona è collegata al capoluogo di provincia dalla linea 31 dell’autobus. E’ assurdo che l’Atm possa vietare l’accesso alle persone di colore o istituire bus riservati ai migranti e presidiati a bordo da carabinieri e poliziotti». Catania, che ha chiesto l’intervento della Commissione europea, sostiene che «tutto ciò sarebbe avvenuto a causa di lamentele, mai sfociate in denunce, per la presenza a bordo di migranti ubriachi. Per risolvere il problema l’Atm ha deciso di revocare ai migranti il diritto a salire senza l’acquisto del biglietto. L’ipotesi, contestata da molti poiché i richiedenti asilo, che spesso non hanno neanche indumenti per coprirsi, hanno difficilmente la possibilità di acquistare i biglietti, è stata ritirata. Ma, fallito questo tentativo – continua Catania – l’azienda ha pensato di lasciare all’autista la decisione su chi può salire o meno sull’autobus, a seconda del colore della pelle o dello sguardo molesto». L’europarlamentare del Prc, quindi, chiede alla Commissione se non si stia configurando «un “caso italiano” per la gravità di ripetute pratiche palesemente xenofobe» e se non ritenga opportuno «intervenire con urgenza e a tutti i livelli per evitare tali violazioni dei diritti fondamentali».