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NoTav: Risposta dell’avv. Bertone al PG Saluzzo sulle violenze della polizia in val Susa

La risposta dell’avvocato Bertone alle incredibili dichiarazioni del PG sull’irreprensibilità della polizia nella giornata del 3 luglio 2011

Leggo da un’intervista a La Stampa che il pg di Torino Saluzzo avrebbe dichiarato che le forze dell’ordine il 27.6 e il 3.7 non avrebbero mai violato le regole e non sarebbero mai entrate in contatto coi manifestanti.

Sono commenti personali che il procuratore ha certamente diritto di esternare ma che dimostrano una sua scarsa conoscenza dei fatti sia endo che extraprocessuali.

Basta leggere gli atti dell’inchiesta denominata “Operazione Hunter”.

Manifestanti arrestati nei primi momenti della manifestazione, trascinati e battuti a calci e bastonate da decine di agenti. L’unico intervento dell’elisoccorso nell’intera giornata del 3.7.2001 è stato per portare al CTO di Torino uno di quegli arrestati. Una violenza cruda e premeditata, dimostrata dall’abbigliamento del “comitato di ricevimento” di agenti vestiti con caschi e occhiali da motocross in una zona inaccessibile a chiunque altro.

Credo che la maggior parte di chi vede le immagini ed i video si possa fare un’idea chiara di quei fatti e degli aggettivi da applicare alle condotte degli agenti che le hanno commesse. In generale suggerisco di vedere il link che si trova qui

https://www.notav.info/top/operazione-hunter-il-dossier-completo-isolaimo-i-violenti/

Sui reati commessi e descritti nell’Operazione Hunter va ricordata la linea minimalista dell’ex procuratore capo Caselli che in TV ebbe l’ardire di derubricare ad “eventuali scorrettezze” i pestaggi degli arrestati. La cronaca delle esternazioni del dr. Caselli sono ben descritte qui:

https://www.notav.info/post/le-dichiarazioni-shock-del-procuratore-caselli-a-la7-un-due-tre-stella-26-aprile-2012/

Ma la violenza non è solo quella, dimostrata, di contatto bastone/pelle.

E’ anche una violenza chimica e allora bisogna ricordare che nell’estate del 2011 in sole due giornate venne sparata la più grande quantità di lacrimogeni mai utilizzata in una sola occasione in Italia. Più di 4000 candelotti in poche ore di manifestazione, molto di più che a Genova per il G8 nel quale erano però presenti 300.000 persone anziché 50.000, e distribuite su tutta l’intera città anziché nell’angolo di un piccolo comune montano.

Sparare lacrimogeni, in alcuni casi direttamente contro le persone è un atto violento per definizione: in effetti è previsto dalla natura e dallo scopo dell’arma offendere i destinatari con il composto chimico urticante. Ma spararne uno ogni 7 secondi, grosso modo la frequenza del 3.7.2011, è un’ esagerazione chimica e giuridica. Un’abrnormità su cui le difese si sono a lungo battute, di cui la seconda sentenza di appello ancora una volta non tiene in conto e per cui ancora una volta probabilmente si ritornerà a Roma, in Cassazione, per discuterne.

Infine non sorprende, perché non è la prima volta che lo dice che il PG di Torino si ostini a definire “eversive” alcune “frange” del movimento no tav contro ogni evidenza in circolazione.

L’aggettivo eversivo esiste solo nell’immaginazione o forse auspicio di poche persone mentre il mondo reale è andato avanti ed è un altro.

Perchè se è indubbio che delle condotte connotate da violenza fisica sugli oggetti sono state poste in essere negli anni successivi al 2011, e che alcuni reati di violenza ai danni degli agenti delle ff.oo. pure sono stati commessi, è ancora e sopratutto più vero che tutti i tentativi della procura di primo e secondo grado di attribuire ai No Tav reati di eversione e terrorismo sono sempre clamorosamente naufragati.

Il riferimento è al processo “ai 4” per aver terrorizzato il compressore giallo, straperso in ogni grado di giudizio dalla procura e dalla PG di Torino.

Ma vanno ricordati anche i processi istruiti alla fine degli anni ’90 contro Edoardo Massari, Soledad Rosas (morti suicidi in pendenza di indagini) e Silvano Pelissero, e clamorosamente annullati dalla Cassazione. Antesignani.

Dunque il dr. Saluzzo parla di eversione sbagliando sia in termini di ricostruzione fattuale che in termini giuridici, e lo fa lungo una direttrice storica che dà torto alle affermazioni sue e di chi come lui si è espresso, da 23 anni. In un modo che peraltro lede l’immagine di tutti coloro che si sentono parte del movimento contro l’alta velocità. Ribadiamo dunque ancora una volta: la procura di Torino ha perso tutti i casi in cui ha provato a sostenere che i reati ascritti ai No Tav fossero di tipo eversivo.

Infine per quanto riguarda l’invito pubblico che ancora una volta il dr. Saluzzo rivolge ai No Tav a prendere le distanze tra diversi gruppi al loro interno, trovo che non sia cambiato niente da quando alcuni anni fa lo invitai a rispondere ad alcune domande, che furono riprese qui

https://www.notav.info/post/come-cittadini-prima-ancora-che-magistrati/

Non mi pare di aver mai letto di un appello del dr. Saluzzo ai governi ad evitare di costruire un’opera inutile, o quantomeno un appello a verificare con serietà che quella che si propone sia un’opera utile…

Avv. Stefano Bertone

da notav.info