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Maxi-multa da 20.000 euro al comitato No Grandi Navi. Al via la campagna di raccolta fondi

Multe per 20mila euro ad attiviste e attivisti del Comitato No Grandi Navi di Venezia. 7 di loro hanno ricevuto nei giorni scorsi sanzioni per 2mila euro ciascuno, ai quali si aggiungono anche 6mila di spese legali.

Il motivo? Aver organizzato, partecipato e, nello specificio per i sette, guidato alcuni barchini, durante la manifestazione del 24 settembre 2017, quando migliaia di veneziani e veneziane, rispondendo all’appello del Comitato, invasero, sia in barca che a piedi, il Canale della Giudecca e le zone limitrofe, per protestare contro la presenza delle navi da crociera e di altri giganti del mare nella Laguna.

Per l’occasione era stato allestito anche un palco galleggiante dove si esibirono molti artisti e gruppi musicali. “Fu una manifestazione di protesta pacifica e senza violenze” sostiene il Comitato, spiegando che “le grandi navi scelsero di rimanere in porto e ritardarono la partenza, evidentemente vergognose di uscire. Questa è un’infamia, vogliono colpire il Comitato No Grandi Navi nella sua parte più debole, i giovani, in un momento di crisi economica”.

L’intervista a Federica del Comitato No Grandi Navi di Venezia Ascolta o scarica

Per far fronte alla maxi-multa recapitata pochi giorni fa, il Comitato ha lanciato una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso.

Per sostenere il Comitato puoi effettuare una donazione su Produzioni dal Basso, puoi effettuare un bonifico via paypal o direttamente sul conto corrente (IBAN: IT15N0306967684510768453551, intestatario: Venezia Laguna APS).

Puoi anche recarti presso la sede del Comitato (Castello 5847, Venezia) martedì (10:00-12:00 e 17:00-19:00), giovedì (10:00-12:00 e 17:00-19:00) e sabato (16:00-18:00).

da Radio Onda d’Urto

Il comunicato del Comitato No Grandi Navi

Qual è la colpa dei membri del Comitato colpiti dal provvedimento? Avere guidato alcuni “barchini” (piccole imbarcazioni private) durante la manifestazione nel 2017. È bene specificare che quella giornata non fu caratterizzata da violenze di nessun tipo, la semplice presenza di tantissime barche e persone a riva, allietate dalla musica proveniente da un palco galleggiante piazzato nel Canale della Giudecca, aveva imposto un ritardo alle navi, evidentemente vergognose di uscire dalla Marittima, dovendo “inchinarsi” di fronte alla rabbia di migliaia di residenti.

Tante veneziane e veneziani hanno partecipato quel giorno, tante barche e un palco galleggiante con musica e molte parole di speranza per la nostra città. La maxi-multa è l’ennesimo tentativo di stroncare la protesta, visto che denunce e polizia sembrano non bastare. Di più, una sanzione simile arriva in un momento di profonda crisi economica, quando il lavoro scarseggia e le misure di contenimento dei contagi non permettono di mettere in campo iniziative di sostegno e autofinanziamento. Si è scelto di colpire la parte più giovane del comitato, quella più generosa e attiva, ma al contempo quella più precaria e finanziariamente fragile. Una vera e propria vendetta amministrativa. Anche il tempismo è particolarmente grave. Proprio la monocoltura turistica ha determinato che l’impatto del COVID19 sprofondasse la città in una crisi gravissima, lasciando migliaia di persone senza reddito. La pandemia, qui, per molte e molti, è sinonimo di crisi economica, inoltre è un periodo in cui le usuali iniziative di autofinanziamento del Comitato non possono essere messe in campo.

Per questo abbiamo lanciato il crowdfunding, perché, come decine di piccole barche possono fermare un colosso del mare, così, migliaia di piccole donazioni possono rispondere a questa grande ingiustizia. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti per continuare a lottare per Venezia, perché la nostra città non ceda agli speculatori, ma continui ad essere di chi la vive e di chi, pur non vivendoci, la ama.

Da https://www.facebook.com/comitatonograndinavi/