L’uomo è stato colpito alla testa da un prioiettile durante le proteste contro una nuova colonia
Era l’imam della moschea di Beit Dajan, Atef Hanaisheh, il palestinese 45enne ucciso ieri dall’esercito durante le proteste per la prossima costruzione dell’ennesimo avamposto coloniale israeliano in Cisgiordania. L’uomo è stato colpito alla testa da un proiettile ed è morto durante il trasporto all’ospedale. Ai funerali hanno partecipato centinaia di abitanti di Beit Dajan, il corpo è stato avvolto dalla bandiera nazionale palestinese.
Secondo il portavoce militare, i soldati hanno risposto facendo fuoco a una «manifestazione violenta» e a un nutrito lancio di sassi. Quella di ieri è stata una giornata di raduni e proteste palestinesi anche a Gerusalemme Est. A Sheikh Jarrah centinaia di manifestanti, tra i quali diversi attivisti israeliani, hanno bloccato il traffico e scandito slogan contro l’occupazione di case arabe da parte di famiglie di coloni. Altra dimostrazione alle porte di Silwan dove, denunciano gli abitanti, le autorità israeliane si preparerebbero a demolire un centinaio di case palestinesi «abusive» in modo da allargare il «parco archeologico biblico» della Città di Davide costruito e gestito da una società vicina al movimento dei coloni.
Michele Giorgio
da il manifesto