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Manifestazione a Parigi contro il razzismo e la violenza della polizia

I manifestanti chiedono in particolare l’immediata sospensione degli agenti implicati per violenza o omicidio, nonché la soppressione delle proposte di legge “sicurezza globale” e “separatismo”.

Diverse centinaia di persone hanno iniziato a manifestare sabato 20 marzo nel primo pomeriggio vicino ai Giardini del Lussemburgo nel centro di Parigi per protestare contro il razzismo e la violenza della polizia. Questa marcia è organizzata su richiesta di diversi gruppi, tra cui la Rete di mutuo soccorso per la verità e la giustizia, la Marcia di solidarietà e il coordinamento # StopLoiS SécuritéGlobale, “Libertà, uguaglianza, stordimento”, “Bavures, democrazia offuscata”, “Razzismo, polizia, violenza carceraria e giudiziaria, impunità: Stop ai crimini di stato”, o anche “Darmacron uccide le nostre libertà” (Darmarin è il ministro degli interni e Macron il presidente della Repubblica):

Un pannello di vari slogan portato dai manifestanti. Intorno alla stazione RER di Lussemburgo è stata anche dispiegata una grande forza di polizia.

“Stop al razzismo e alla polizia, al carcere e alla violenza giudiziaria!” Stop all’impunità! Verità e giustizia per tutti! Niente giustizia niente pace! 

Così il gruppo dall’appello alla protesta ha scritto in una dichiarazione.

Opposizione alla legge sulla “sicurezza globale”

Sono state trasmesse testimonianze di vittime della violenza della polizia. Assa Traoré, che è diventata una delle voci importanti nella lotta alla violenza della polizia dalla morte del fratello Adama nel 2016, ha elencato le richieste dei manifestanti, in particolare “la fine dei controlli permanenti di identità”, la sospensione deo poliziotti accusati di razzismo e “divieto di tecniche di soffocamento”. “Niente giustizia”, ha detto ripetutamente, “niente pace”.

I manifestanti chiedono in particolare l’immediata sospensione degli agenti implicati per violenza o omicidio, nonché la soppressione delle proposte di legge “sicurezza globale” e “separatismo”.

Il Senato, a maggioranza di destra, ha adottato giovedì in prima lettura la reazionaria  proposta di legge sulla sicurezza globale, dopo che quest’ultima è stata ampiamente riscritta, con in particolare un nuovo articolo 24, che crea un reato di “provocazione all’identificazione” degli agenti di polizia.

Mantenuta nonostante le misure di lockdown annunciate dal governo in alcuni dipartimenti (compresi quelli dell’Ile-de-France), la manifestazione dovrebbe concludersi a Place de la Bastille. Gli incontri sono organizzati in altre città francesi, in particolare a Marsiglia, Lille, Tolosa o Rennes.

da LeMonde.fr

tradizione a cura di Turi Palidda