Si diffonde il presente comunicato dopo aver appreso che il Sindaco di Monza Dario Allevi e l’Assessore all’Urbanistica Martina Sassoli hanno denunciato COLPO DI GRAZIA in relazione a un ipotetico reato di diffamazione nei loro confronti. Nello specifico si contesta, all’interno del primo episodio del film (online sabato 6 febbraio 2021) il riferimento ad accordi illeciti tra il cav. Mattoni (costruttore senza scrupoli) e il Sindaco (quello immaginario del film, ovviamente).
L’azione legale intrapresa contro il film spiega così l’iniziale sequestro dei server che ospitavano il sito web del progetto e il blocco del dominio colpodigrazia.it
In aggiunta a tale provvedimento, già di per sé ingiustificato e ingiustificabile, nella giornata di venerdì 19 febbraio si consuma un fatto ben più grave: su mandato della Procura, i Carabinieri hanno perquisito ufficio e proprietà di un fornitore informatico, a cui sono stati sequestrati pc e dispositivi personali, con l’obiettivo di verificarne la responsabilità nella messa online del portale.
Infine in questi ultimi giorni anche il canale Youtube del film è parzialmente oscurato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’evolversi della situazione ha determinato il silenzio stampa della regista Skyler Grey, che ha affidato al proprio ufficio stampa la responsabilità di analizzare l’accaduto e controbattere a questa incredibile escalation censoria e repressiva.
Queste misure, oltre a figurare fuori luogo e spropositate, meritano una risposta puntuale da svariati punti di vista.
1) COLPO DI GRAZIA è dichiaratamente una fiction, una produzione artistica frutto della creatività e immaginazione dei suoi autori. Come tale è stata commentata dai tanti media locali e nazionali che hanno nutrito interesse per il progetto.
Se è corretto affermare che il film è ambientato a Monza e trae parzialmente spunto da vicende reali, è semplicemente ridicolo dover ribadire che personaggi, dialoghi, azioni e situazioni (dalle più comuni alle più riprovevoli) sono frutto della creatività della regista.
Sversamenti, mazzette, pestaggi, compravendite, omicidi, confessioni in nessuna misura sono riconducibili a fatti accaduti nella città di Monza.
La necessità di dover esplicitare questo concetto, a fronte di una rappresentazione cinematografica chiaramente onirica e iperbolica, lascia lo staff di produzione interdetto.
Sorprende altresì che siano proprio personaggi pubblici e cariche istituzionali a sentirsi coinvolti a tal punto da operare legalmente per impedire la pubblica diffusione e colpirne gli autori. Chi ha portato dal piano artistico a quello giudiziario il prodotto cinematografico dimostra di aver scarsissima capacità di distinzione fra i livelli di realtà e finzione, mostrando una inspiegabile suscettibilità e una preoccupante indisponibilità alla critica satirica e artistica.
2) COLPO DI GRAZIA è un film a episodi che deve essere considerato nella sua integrità: si ritiene assurda l’operazione censoria e repressiva quando l’opera ancora deve disvelarsi nella totalità della sua narrazione. Decontestualizzare dal racconto complessivo (ancora non compiuto) un episodio per farne oggetto di denuncia e indagine costituisce un intervento ingiustificabile e riprovevole, errato da ogni punto di vista.
3) COLPO DI GRAZIA è (come tanti altri) un film di denuncia sul potere nelle sue multiformi sfaccettature: nelle sue rappresentazioni non salva nessuno, da destra a sinistra. E’ un film sui comportamenti umani, in nessun modo ascrivibile a singoli individui esistenti.
Un potere sano e irreprensibile non teme satira: la rappresentazione critica (anche feroce) dovrebbe diventare fonte di ispirazione per migliorarsi e far crescere la sinergia fra rappresentanti e
rappresentati, funzionale alla realizzazione di una società veramente attenta alle esigenze, bisogni e necessità di tutte le sue componenti.
Messe a fuoco queste questioni, si è costretti a constatare come la vicenda monzese sia solo un piccolo riflesso di un ben più generale deterioramento della qualità del dibattito politico e culturale nel nostro paese, dove sempre più spesso assistiamo a censure e limitazioni alla libertà d’espressione che talvolta, come in questo caso, arrivano a sfiorare il grottesco.
Ribadendo la massima vicinanza e solidarietà a chi è stato colpito personalmente dall’azione legale, la produzione di COLPO DI GRAZIA invita a condividere questo testo e in generale a seguire da vicino lo sviluppo di questa vicenda, i cui risvolti legali paiono una palese azione intimidatoria e di attacco alla libertà di espressione.
Fino a oggi il film ha destato grande interesse, confidiamo quindi che voi tutti/e che avete seguito l’evolversi del racconto e delle circostanze reali, vi uniate alle nostre istanze.
Si fa qui appello quindi:
*alla massima diffusione di questo comunicato;
*alla massima diffusione degli episodi mancanti del film;
*all’immediato ritiro delle querele nei confronti di COLPO DI GRAZIA;
*all’immediato dissequestro del dominio www.colpodigrazia.it;
*all’immediato ripristino del canale Youtube di COLPO DI GRAZIA in tutte le sue funzionalità.
Qualora dovessero perdurare le misura censorie e repressive nei confronti del film e delle persone coinvolte nell’indagine, la produzione affronterà a testa alta in tribunale l’accusa.
Ufficio stampa