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Repressione in Grecia, licenziati medici che hanno criticato il governo

Proteste contro il licenziamento del medico e sindacalista Kostas Katarachias, che si è esposto in prima linea criticando la linea tenuta dal governo sui contagi, nella battaglia per le assunzioni a tempo indeterminato e contro lo smantellamento e la privatizzazione della sanità pubblica

Il Governo di destra-estrema destra Mitsotakis prosegue nella sua linea politica di “non fare prigionieri”. Dopo la messa al bando di Alba Dorata, di cui ha assorbito la base sociale e parte delle istanze politiche, mette in campo una riproposizione dell’alleanza storica della Grecia anticomunista tra interessi dell‘oligarchia economica ed estrema destra.

Con toni da guerra civile del 21° secolo e approfittando della maggioranza assoluta in parlamento usa l’intimidazione verso i propri avversari politici togliendo l’immunità ai deputati dell’opposizione per trascinare in tribunale le critiche verso l’operato di organi di polizia che imperversano nei quartieri come bande di hooligans, come è successo alla Angeliki Adamopoulou di Mera 25.

Vota leggi per vendetta privata come nel caso Koufondinas, che si è visto inasprire il regime carcerario con una nuova legge antiterrorismo dopo quasi vent’anni di detenzione. Instituisce un nuovo corpo di polizia per presidiare le università, che sono tradizionali luoghi di politicizzazione della sinistra radicale, portando la Grecia al più alto numero di agenti di polizia per abitante in Europa.

Da ultimo il Ministero della Salute, dopo l’ultimo taglio del governo al bilancio 2021 della Sanità di altri 500 milioni di euro (a fronte di un nuovo acquisto di aerei da combattimento francesi Rafale per 2,5 miliardi), scatena una guerra d’informazione contro i sindacati ospedalieri che criticano la gestione pandemica e le carenze strutturali che hanno provocato una troppo alta diffusione di contagi Covid nelle strutture ospedaliere.

La versione del ministero diffusa attraverso i media conservatori attribuisce i contagi alla responsabilità individuale delle lavoratrici e lavoratori ospedalieri che non avrebbero rispettato i protocolli di sicurezza. Ultimo atto di questo confronto è il mancato rinnovo del contratto del medico radiologo e sindacalista Kostas Katarachias, presidente dell’associazione sindacale dell’Ospedale oncologico ateniese “Agios Savvas“.

Questo dopo che Katarachias si è esposto in prima linea criticando la linea tenuta dal governo sul caso dei contagi, nella battaglia per le assunzioni a tempo indeterminato e contro lo smantellamento e la privatizzazione della sanità pubblica.

Su questa vicenda, il videoreportage girato durante le manifestazioni di protesta in solidarietà con Kostas Katarachias lo scorso 30 e 31 marzo ad Atene:

Claudio Feliziani

Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza la collaborazione della compagna Katerina Tsapopoulou.

da DINAMOpress