Circa 50 ragazzi della Rete per l’Autoformazione, dell’Horus occupato e dell’Esc hanno occupato ieri per una quarantina di minuti il loft di piazza Sant’Anastasa, sede del pd. L’azione è stata ideata per protestare contro la mancata presa di posizione del Partito democratico sui fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto nel corso del G8 del 2001. I manifestanti hanno anche esposto uno striscione sulla scalinata con scritto “Tortura al G8? Yes we can”. I manifesanti hanno acceso alcuni fumogeni davanti all’ingresso del loft. Loft che qualche mese fa era già stato “bombardato” con krafen alla crema. Alla fine sette di loro sono entrati e hanno avuto un incontro con il responsabile della comunicazione del Pd Ermete Realacci, che ha poi diramato un comunicato: « E’ inaccettabile il comportamento tenuto da alcuni esponenti delle forze dell’ordine durante l’azione alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto. Quanto accaduto in quei giorni – prosegue il comunicato – rappresenta una ferita nella coscienza civile del paese, una ferita che va sanata con il pieno accertamento della verità, sia nelle aule giudiziarie, sia in altre sedi». Dopo aver letto questo i giovani sono usciti dal loft. «È stata una protesta pacifica», ha detto Stefano Zarlenga, portavoce della Rete per l’Autoformazione. «È assurdo che i fatti di Bolzaneto e della Diaz siano caduti nel dimenticatoio» ha concluso Zarlenga.
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L’«emergenza» movimenti sociali e il silenzio della sinistra di Benedetto Vecchi
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