Tunisia: scontri e una vittima contro la riapertura della discarica di Agareb
In Tunisia durissimi scontri nella notte tra polizia e residenti ad Agareb. Nella cittadina dell’est del Paese il ministero dell’Ambiente di Tunisi ha deciso di riaprire la contestatissima discarica di rifiuti di El Gonna.
La mossa, d’imperio, punta a ridurre la pressione sul grande porto orientale di Sfax. La seconda città della Tunisia, distante 20 chilometri da Agareb, è sommersa dalla spazzatura: da due mesi nessuno raccoglie i rifiuti. Con la chiusura della discarica di Agareb, nessuno sa infatti dove portarli, in un paese – la Tunisia – che getta ancora oggi in discarica la stragrande maggioranza dei 2,5milioni di tonnellate annue di rifiuti
Indignati per la decisione presa dal ministero dell’Ambiente ed esasperati dalla drammatica situazione ambientale di Agareb, i residenti si sono scontrati con le forze dell’ordine. C’è anche un morto, un giovane manifestante, colpito dai lacrimogeni fin dentro la sua abitazione, come denunciano famigliari e amici. Il tutto in un Paese, la Tunisia, alle prese con una situazione ambientale drammatica e resa ancora più complicata dai rifiuti, spesso estremamente nocivi e pericolosi, che il nord del Mediterraneo – Italia in testa – spedisce nei porti tunisini.
Sulla situazione in Tunisia ai nostri microfoni Majidi Karbai, deputato tunisino del partito Attayar (Corrente Democratica) e del gruppo parlamentare Democratico, il secondo per numeri nell’emiciclo. Ascolta o scarica