Agenti in tenuta antisommossa, blindati e vigili del fuoco (che protestano) per liberare uno stabile, inutilizzato, occupato dal 6 aprile.
Sgombero con la forza lo stabile ex Inps in via Viscogliosi, terzo ponte, zona Tor Tre Teste, occupato dal 6 aprile scorso da un centinaio di persone aderenti ai movimenti per il diritto all’abitare. Si tratta di una delle strutture occupate durante il cosiddetto TsunamiTour, quando i movimenti per il diritto all’abitare hanno occupato simultaneamente nove palazzi inutilizzati e invenduti.
Si è trattato di un vero e proprio blitz delle forze dell’ordine che hanno inizialmente circondato il sito con celerini in tenuta antisommossa, poi con l’aiuto dei vigili del fuoco si sono creati un varco passando da una farmacia annessa allo stabile e hanno abbattuto le barricate e cominciato a liberare gli appartamenti.
A questo punto gli occupanti hanno deciso di opporre una resistenza passiva, ma l’azione dei poliziotti è stata violenta e implacabile. Racconta un esponente dei movimenti: «Le donne, agguantate per i capelli, sono state trascinate in strada tra le grida dei bambini. Tutto questo nella totale indifferenza della politica». Altri occupanti decidevano invece di barricarsi all’interno delle stanze e alcuni di loro affacciandosi alle finestre minacciavano di buttarsi giù. A quel punto i vigili del fuoco hanno disteso dei grossi materassi proprio sotto la facciata dello stabile, mentre un elicottero sorvolava l’area carica di tensione.
Mentre all’interno dello stabile continuava la resistenza, alle ore 12,30 , un corteo, di circa un centinaio di persone aderenti ai movimenti, ha bloccato completamente la via Prenestina in entrambe le direzioni. Poi, raggiunto il palazzo occupato a Tor Tre Teste, si scatenava in un lancio di oggetti verso i blindati delle forze dell’ordine schierate davanti allo stabile.
Dicono in una nota il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa e i Blocchi Precari Metropolitani che hanno convocato immediatamente una conferenza stampa «Noi stiamo per iniziare un’assemblea pubblica e non intendiamo andare via da qui. Faremo una tendopoli».
Intanto altri blindati delle forze dell’ordine starebbero presidiando altre quattro occupazioni effettuate il 6 aprile scorso dai movimenti per il diritto all’abitare; quelle del residence di via Tiburtina, dell’hotel Quattro stelle di via Prenestina, del Progetto «Degage» di via Musa e Communia a via dei Sabelli.
Riferisce il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa: «Questa notte, centinaia di donne, vecchi e bambini sono condannati a dormire per strada a causa di questo crudele atto di macelleria sociale. Tutti gli organi dell’informazione democratica sono chiamati a intervenire». In effetti, c’è chi interviene, ma non nel senso auspicato: Il Messaggero, infatti, da settimane porta avanti la sua campagna contro le occupazioni, difendendo, manco a dirlo, gli interessi dei palazzinari.
Intanto l’USB (Unione sindacale di base) dei Vigili del Fuoco condanna quanto accaduto questa mattina a Roma, dove i pompieri sono stati utilizzati nello sgombero degli abitanti di via Tor Tre Teste. Si tratta dell’ennesimo caso di utilizzo improprio dei Vigili del Fuoco, denunciano, un servizio sociale destinato al soccorso della popolazione, che viene invece coinvolto in operazioni poliziesche, in questo caso contro inermi cittadini senza casa. L’USB VV.F ha già chiesto al ministro degli Interni un incontro urgente sui ripetuti episodi che si stanno verificando negli ultimi mesi in tutto il Paese, dove con minaccia di sanzioni disciplinari i vigili del fuoco vengono costretti ad attività che denotano l’obiettivo di far cambiare pelle al Corpo Nazionale. Al Prefetto di Roma Pecoraro, ex capo del Corpo Nazionale VV.F., l’USB chiede un tavolo per stabilire come devono essere svolte le procedure ed affrontate le richieste che non riguardano il soccorso, al fine di salvaguardare l’incolumità della popolazione e per la dignità degli stessi lavoratori vigili del Fuoco, che sono preposti al soccorso tecnico urgente per aiutare la popolazione, non certo per reprimerla. L’USB VV.F. invita pertanto tutti i colleghi alla disobbedienza civile contro l’utilizzo in operazioni di polizia.
Paolo Carotenuto da Liberazione.it
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