Un nuovo giorno, il 38esimo, di invasione russa dell’Ucraina si è aperto con nuovi bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi avevano annunciato ieri una riduzione delle operazioni. 30 esplosioni nel raggio di circa 20 km dalla capitale. Le forze russe stanno bombardando anche quasi tutte le città lungo la linea del fronte tra il territorio controllato da Kiev e la repubblica popolare di Donetsk. Anche Chernhiv è stata colpita dagli attacchi russi per tutta la notte, 180 secondo gli Ucraini, nonostante l’annuncio di Mosca di ridurre le operazioni militari nella città. Gli Stati Uniti affermano intanto che il movimento delle forze russe dall’area di Kiev sarebbe un “riposizionamento, non un ritiro”. Ieri avevano detto il contrario. I russi bloccherebbero secondo loro bloccherebbero anche 100 navi nel Mar Nero e con esse l’esportazione di grano.
Esplosioni la notte scorsa in un villaggio della regione di Belgorod, in Russia, ad una manciata di chilometri dal confine con l’Ucraina. La causa, a quanto riportano canali ufficiali ucraini, non sarebe stata ancora accertata. Immagini rilanciate da numerosi canali Telegram ucraini, ufficiali e non ufficiali. A prendere fuoco, secondo prime notizie, un deposito di munizioni nel villaggio di Oktjabrskij, molto vicino al confine ucraino e alla regione della città di Kharkiv.
Oltre la guerra sul campo si muove la diplomazia internazionale. “Sullo sfondo di una complicata situazione internazionale, Russia e Cina continuano a rafforzare i partner strategici e a parlare con una sola voce negli affari globali” ha affermato oggi il ministero degli Esteri russo dopo l’incontro che il capo della diplomazia Lavrov con il suo omologo cinese Wang Yi. La cooperazione sino-russa non ha limiti, gli fa eco il portavoce del ministero degli Esteri cinese ‘Ci sforziamo per la pace e la sicurezza, e ci opponiamo all’ egemonia’, ha aggiunto, precisando che le relazioni bilaterali “non sono conflittuali e non sono mirate verso terzi” e dicendo di essere “felice di vedere il dialogo e il negoziato tra Russia e Ucraina”.
Proprio sul negoziato di ieri in Turchia sentiamo da Istanbul il giornalista freelance Alberto Tetta. Ascolta o Scarica