«Le violenze commesse dai dimostranti dei no global il pomeriggio del 20 luglio del 2001 a Genova, in occasione del G8, non sono state determinate dagli interventi delle forze dell’ordine»: lo ha sostenuto il pm Andrea Canciani nella sua requisitoria tenuta oggi al processo contro i 25 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio. «Si tratta -ha aggiunto Canciani di persone che hanno scelto deliberatamente di contrapporsi alle forze dell’ordine». Il pm ha detto le forze dell’ordine non hanno fatto «nessuna caccia all’uomo. Se la carica ci doveva essere, quali modalita’ diverse avrebbero potute essere adottate?». Nell’incredibile icostruzione di Canciani, «Tutti gli scontri non vedono contrapposto alle forze dell’ordine il corteo pacifico. Se i lacrimogeni usati dalle forze dell’ordine siano o meno gli stessi usati in precedenza, se i manganelli siano diversi da quelli d’ordinanza, sono punti interessanti per una commissione parlamentare – ha proseguito Canciani – ma non per questo tribunale che deve porsi il problema della causalita’, del nesso causa-effetto, tra l’uso di questi oggetti e i fatti di cui si discute. Cos’altro avrebbero dovuto usare le forze dell’ordine se non i lacrimogeni?». Quello contro i 25 manifestanti è il primo dei processi genovesi che dovrebbe arrivare a sentenza.
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