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La polizia ha un problema con il razzismo; l’Italia ha un problema con la polizia

Il caso dell’arresto violento di un cittadino senegalese a Firenze riassume problemi due grandi problemi italiani: il sistematico razzismo istituzionale e il problema mai affrontato della violenza della polizia

Lo scorso 5 aprile un agente in borghese della polizia municipale di Firenze ha arrestato un cittadino senegalese. La vicenda è emersa qualche giorno dopo grazie a un video diffuso sui social network che ha mostrato la violenza dell’arresto, ed è anche diventato una vera e propria crisi diplomatica: il sindaco Nardella e il prefetto Valenti hanno incontrato in prefettura il console onorario e l’ambasciatore del Senegal, che ha definito l’accaduto “semplicemente scandaloso e disumano.”

Il sindaco Nardella ha annunciato “una verifica interna con la polizia municipale,” ma ci tiene a “respingere fermamente l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo.” Anzi: gli agenti della polizia municipale hanno fatto un esposto alla procura per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

L’episodio arriva nel contesto di un crescente disinteresse delle istituzioni nei confronti della violenza della polizia in Italia — con l’introduzione sempre più diffusa dei Taser, nonostante siano considerati veri e propri strumenti di tortura — e mentre le autorità continuano a dividere i profughi che arrivano in Italia in base alla loro provenienza, o, più precisamente, in base al colore della loro pelle.

da The Submarine