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BARI: Cosa succede al CPT ?

I recenti episodi di violenza ampiamente documentati dalla stampa locale, aprono nuovamente il dibattito per la chiusura definitiva dei CPT, a Bari e nell’intero territorio nazionale.
Ormai è noto a tutti che questi luoghi sono delle prigioni in tutti i sensi, con l’unica differenza che i reclusi non hanno commesso alcun reato, se non quello di scappare dai propri paesi per motivi di guerra o di miseria, alla ricerca di una vita migliore.
L’ episodio del CPT di Bari, una vera e propria “rivolta” di cittadini egiziani, conclusasi con otto ricoverati immigrati e diversi contusi tra le forze dell’ordine, non è notizia di tutti i giorni. Per questi motivi chiediamo che il Ministero degli Interni avvii immediatamente una ispezione per verificare come sono realmente avvenuti questi gravi episodi. Inoltre abbiamo verificato e ci stupisce che tra gli “ospiti” del CPT vi sia la presenza di un minore, anch’esso ricoverato. Ci chiediamo come mai fosse rinchiuso nel CPT, quando montagne di circolari ministeriali vietano il trattenimento di minori non accompagnati, da ultima la circolare 11 Luglio 2007. Per questo ragazzo chiediamo che da subito si attivino i servizi sociali del Comune di Bari ma sarà anche necessario verificare come è possibile abusare così disinvoltamente della legge, con relative responsabilità civili e penali qualora emergessero.
Il Governo di centro sinistra non può continuare a trattare la questione dell’immigrazione come questione che riguarda le sole forze dell’ordine. E’ giunto il momento di aprire un confronto serrato con le comunità migranti presenti nel paese e le associazioni antirazziste per arrivare alla cancellazione definitiva della legge Bossi- Fini e costruire una nuova legislazione sui temi dell’immigrazione che abbia al centro l’accoglienza, il rispetto dei diritti civili e sociali.

Spotello Migranti

Bari 31.07.2007