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NoG8. La diretta del 9 luglio

Continua il vertice del G8 a l’Aquila, continuano le proteste diffuse sul territorio.
20,15 Napoli appello dei docenti universitari per la liberazione dei studenti arrestati
Alcuni docenti dell’Universita’ L’orientale di Napoli hanno lanciato un appello pubblico per ”l’immediata liberazione degli studenti arrestati” lo scorso 6 luglio. Lo fa sapere, in una nota, l’Onda napoletana. Tra gli arrestati anche uno studente dell’Orienatale, Egidio Giordano, uno dei ragazzi dell’ ”Insurgencia” napoletana. ”In una societa’ democratica, quello di manifestare e’ un diritto inalienabile – si legge nella nota – il clima di questi mesi ha visto ripetuti esempi ed episodi di intolleranza”. ”Non e’ un caso se e’ stato colpito il movimento studentesco – sottolineano – che quest’anno e’ in prima linea, soggetto attivo di una forte mobilitazione”. L’appello e’ rivolto ”a tutte le componenti sociali, politiche e accademiche per esprimere con fermezza l’assoluta inaccettabilita’ di quanto e’ successo nei giorni scorsi”.
20,00 Ancona partito il corteo
E’ partito da piazza Roma, nel centro di Ancona, il corteo dei centri sociali delle Marche anti-G8 e contro i respingimenti dei migranti. In tutto sono circa 300 persone, fra cui quasi tutte le sigle del movimento oltre ad alcuni anarchici. Il corteo e’ aperto da uno striscione con la scritta ”No deportation”. I manifestanti tengono in mano dei palloncini che libereranno in aria con appese delle sagome di cartone che rappresentano figure umane. Il riferimento e’ ai clandestini morti nel tentativo di raggiungere i paesi europei. Imponente anche lo spiegamento delle forze di polizia: circa 200 fra agenti e carabinieri (ci sono anche il Reparto mobile di Padova e un reparto dei carabinieri di Bologna). Alcune scritte inneggiano alla liberta’ per i due attivisti del centro sociale Csa Oltrefrontiera di Pesaro tra i 21 arrestati per gli scontri avvenuti lo scorso 21 maggio a Torino in occasione del G8 dell’Universita’. I manifestanti hanno ribadito la volonta’ di entrare nella zona ‘rossa’ del porto, dove poco fa una delegazione ha potuto tenere una conferenza stampa sulla rampa della motonave Superfast in partenza per la Grecia. L’intenzione sarebbe quella di gettare in mare una corona di fiori. La zona e’ sorvolata da un elicottero.
19,35 Ancona partito traghetto bloccato dai manifestanti
Il traghetto greco della Superfast bloccato dai manifestanti della ”Giornata senza frontiere” anti G8 nel porto di Ancona e’ salpato dallo scalo con una quarantina di minuti di ritardo sull’orario previsto. In una conferenza stampa improvvisata sulla rampa di imbarco, dove erano saliti i no global – alcuni giunti via mare con due gommoni -, impedendo cosi’ la partenza della nave, Paolo Cognini, uno dei leader del movimento (l’iniziativa e’ stata indetta da Comunita’ resistenti delle Marche, Ambasciata dei Diritti, Ya basta e l’Onda) ha spiegato che l’atto di disobbedienza ha riguardato il traghetto, ”un mostro di ferro”, perche’ ”dalle navi sbarcano i rifugiati che vengono respinti, anche se fuggono dalla paura e chiedono asilo”. Cognini, avvocato, ha citato una sentenza della Corte Europea per i diritti dell’Uomo ”che ha chiesto all’Italia di non rimandare i migranti in Grecia, paese che non garantisce i loro diritti. Queste persone – ha aggiunto – sono vittime delle scelte dei Paesi del G8, che stanno discutendo di regole che srvono solo a loro”. I migranti ”dovrebbero essere informati sui diritti per la richiesta d’asilo”. Critiche anche al pacchetto sicurezza, ”un’incivilta’ giuridica” e agli arresti di Torino, ”illegali perche’ preventivi, fatti per intimorire in vista del G8”. In serata e’ in programma un corteo fino al porto, dove i manifestanti cercheranno di lanciare in acqua una corona di fiori.
19,30 Napoli professori orientale solidali con gli studenti
Nella tarda mattinata di oggi no global e movimento onda hanno occupato il rettorato dell’Università orientale di Napoli. Gli studenti chiedevano al rettore Antonietta Vigagnoni di “prendere una posizione pubblica in solidarietà con gli studenti arrestati in questi giorni tra cui due studenti della Orientale nelle proteste contro il G8”. In una nota del movimento è detto che l’incontro “si è concluso con la disponibilità della Vigagnoni a dare visibilità sul sito dell’Orientale alla situazione dei due studenti”. Il corpo docente dell’Orientale invece si è prodotto in un appello “in difesa degli studenti arrestati e in generale del diritto al dissenso”. L’appello è già stato firmato da una quindicina di docenti della Orientale
19,15 Roma detenuti di ponte galeria invocano aiuto
“Aiuto”. E’ tutto quello che sono riuscite a far giungere le detenute del Cie di Ponte Galeria ai manifestanti che dalle 17 di oggi presidiano il Centro di identificazione ed espulsione alle porte di Roma. I manifestanti, con l’ausilio di potenti amplificatori, inviano messaggi nelle lingue dei paesi del Maghreb e in romeno,intervallati da musica di tutti i generi. Ad intervalli piu’ omeno regolari, al di la’ del muro, si levano delle grida di incoraggiamento e delle richieste di aiuto alle quali i manifestanti rispondono, a loro volta, con applausi, fischi e col suono incessante di una grancassa. Non mancano poi slogan come “stop deportation”
18,35 Ancona manifestanti bloccano traghetto
Attimi di tensione nel porto di Ancona, dove in serata e’ in programma una ”Giornata senza frontiere” anti G8 indetta da Comunita’ resistenti delle Marche, Ambasciata dei diritti, Ya Basta, l’Onda: una quindicina di manifestanti (alcuni arrivati via mare a bordo di due gommoni intercettati dalla polizia) sono saliti sugli scivoli per l’imbarco degli automezzi sul traghetto Superfast, mentre le rampe venivano sollevate, bloccando cosi’ la partenza della nave.
18,13 Roma continua il presidio a ponte galeria
Sono circa 500 i manifestanti che si sono radunati di fronte al Cie di Ponte Galeria per dare vita adun presidio contro i provvedimenti contenuti nel ddl sicurezza, che prevedono la possibilita’ di prolungare fino a 6 mesi il tempo di permanenza dei detenuti nei Centri di identificazione ed espulsione. La manifestazione, organizzata da una rete di comitati Antirazzisti, vede anche la confluenza di gruppi di manifestanti della Rete No G8 che contestano il summit in corso a L’Aquila. Un volantino distribuito dai manifestanti chiede la “chiusura dei Cie e la liberta’ di movimento per tutti”. Le condizioni di vita all’interno dei Cie e’ un’altra delle argomentazioni che scandiscono le voci della protesta. “Qui a Ponte Galeria non ci sono mediatori culturali, l’assistenza medica e’ deficitaria e ci sono molte persone che dovrebbero essere classificate come rifugiati politici, altro che clandestini” dicono alcuni manifestanti. Giornalisti poco graditi al presidio, alcuni manifestanti hanno dato vita ad un siparietto con finte telecamere e macchine fotografiche, scimmiottando quella che definiscono “l’invadenza” dei media durante le manifestazioni e domandando ai cronisti se si ritengano “liberi”. Qualcuno tra i manifestanti ha anche apostrofato i cronisti presenti definendoli “il vomito dell’informazione”. Il presidio proseguira’ con un ‘assedio sonoro’ al Cie e con alcuno interventi dei manifestanti.
18,10 Ancona manifestanti arrivano in porto con il gommone
Una quindicina di manifestanti sono entrati nelle acque del porto di Ancona (dove in serata si svolgera’ un corteo anti G8, organizzato dai centri sociali) a bordo di due gommoni, che sono stati intercettati e scortati fino alla banchina da una motovedetta della polizia. I ragazzi (molti a torso nudo per il caldo) hanno inalberato uno striscione con la scritta ”Aprite il porto alla liberta’ e ai diritti. No borders”, lanciando slogan all’indirizzo dei passeggeri della nave Supefast, che dovrebbe salpare a breve. I due gommoni dovrebbero essere partiti dal vicino Mandracchio, il porto peschereccio del capoluogo marchigiano
17,50 Roma iniziato presidio a ponte galeria
Sono circa 500 i manifestanti che partecipano ad un sit-in organizzato dalla rete romana ‘No G8’davanti al Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria a Roma. Momenti di tensione sono stati registrati perche’ una parte dei manifestanti vuole i rappresentanti della stampa lontani dal luogo della manifestazione ritenendoli responsabili della mancata informazione su giornali e televisioni delle problematiche legate all’immigrazione.
17,39 Ancona striscione al porto
In base ad un accordo raggiunto con la Questura, i no global della ”Giornata senza frontiere” indetta ad Ancona in concomitanza con il G8 sono entrati nell’area del porto, oltrepassando le barriere della zona di sicurezza, e hanno appeso uno striscione contro i respingimenti, tema della manifestazione, vicino ad un traghetto che sta imbarcando automezzi. E’ previsto anche un volantinaggio prima del corteo (inizio alle 19) che dovrebbe sfilare dal centro fino allo scalo. Scalo dove al momento e’ presente, in modo discreto, la polizia con due cellulari, insieme ai vigili urbani. Le forze dell’ordine hanno invece gia’ blindato il centro, circondando piazza Roma, da dovre partire il corteo. Molti i negozi chiusi in corso Garibaldi, via principale del capoluogo marchigiano, e nell’adiacente corso Mazzini, dove invece sono tranquillamente a passeggio molte persone. Tutta l’area e’ sorvolata da elicotteri.
17,30 Roma vernice contro agenzia interinale e unicredit
Continuano i blitz della Rete No G8 a Roma. Un gruppo di studenti nel quartiere San Paolo ha tirato vernice contro le porte dell’agenzia per il lavoro interinale Adecco e una filiale Unicredit. A proposito degli arresti per la manifestazione organizzata dagli studenti di Roma Tre martedi’ scorso, i manifestanti oggi avevano proiettato un proprio video di quei momenti di tensione all’interno dell’ex cinema Volturno. ”Le forze dell’ordine ci hanno minacciato di sgomberare il centro sociale ‘Acrobax’ – hanno detto dopo la proiezione – non c’erano i black block in quel corteo ma gente che opera e lotta sul territorio da anni”.
17,12 Roma presidio ponte galeria, manifestanti danno vademecum ai giornalisti
Stare lontani dai manifestanti che svolgeranno il loro presidio ed evitare i primi piani o le riprese che possano favorire il riconoscimento dei partecipanti. Questi i ‘consigli’ impartiti dai primi manifestanti giunti sul posto alle diverse decine di giornalisti che gia’ attendono l’inizio del presidio organizzato dai Comitati Antirazzisti edalla Rete No G8 di fronte al Cie di Ponte Galeria. Ai cronisti e’ stato distribuito anche un volantino dal titolo esplicativo”Non riprendere, riprenditi la vita”. Massiccio lo schieramento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine attorno al Cie e a presidio della stazione ferroviaria Nuova Fiera di Roma e delle vie limitrofe. La Polizia Municipale inoltre impedisce di posteggiare le automobili nello parcheggio antistante al Cie, alcune vetture sono state rimosse con dei carri attrezzi, per tenere libera la zona dove si svolgera’ il presidio dei manifestanti.
17,11 Civitavecchia conclusa manifestazione di Greenpeace
Si e’ conclusa poco dopo mezzogiorno la manifestazione di protesta per lo scarso impegno dei governi del G8 contro l’effetto serra attuata dai cinque esponenti di Greenpeace, che nella prima mattinata di oggi erano saliti su uno dei carbonili della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. I cinque sono stati identificati dalla polizia insieme ad altri attivisti dell’associazione ambientalista, alcuni muniti di telecamere e macchine fotografiche, che si trovavano all’esterno della centrale e non avevano partecipato direttamente alla protesta.Dopo la contestazione anti-Greenpeace di un gruppo di dipendenti della centrale (200 secondo l’ufficio stampa dell’Enel) che a loro volta avevano esposto striscioni contro gli ambientalisti, sulla questione si registra una presa di posizione dei sindacati di categoria degli elettrici Uilcem e Flaei-Cisl. In una nota si sostiene che manifestazioni come quella di questa mattina servono soltanto a mettere i cittadini contro i lavoratori e che l’effetto serra ed i cambiamenti climatici si combattono con centrali tecnologicamente all’avanguardia come quella di Civitavecchia, in grado di abbattere le emissioni di Co2. Intanto, la protesta di Greenpeace non ha impedito che alla centrale di Torrevaldaliga Nord si svolgesse la prevista esercitazione antincendio alla quale hanno preso parte capitaneria di porto, Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e addetti alla sicurezza dell’Enel.
16,50 L’Aquila Sit-in dei comitati
Sono appena arrivati alla villa comunale i giovani appartenenti ai comitati aquilani, partiti dallo spazio3.32, in via Strinella. Dietro uno striscione sorretto dalle”last ladies”, le donne della citta’ dell”Aquila, alcune centinaia di manifestanti hanno dato cosi’ inizio a un sit-in che aspettera’ il passaggio di Carla Bruni in visita alle rovine del centro storico.I piu’ arditi, meno di una decina, si sono presentati in slip. A dire: “questo terremoto ci ha lasciato in mutande”. Altri hanno portato dalle tendopoli i vassoi sui quali vengono serviti i pasti. Non mancano le solite tende a ricordare la condizione di difficolta’ in cui vivono gli oltre 20 mila residenti nelle tendopoli cittadine. Il sit-in delle “last ladies” andra’ avanti fino a quando le forze dell’ordine non intimeranno ai manifestanti di ritirarsi.
16,42 Napoli presidio davanti la Questura
Aderenti alla Rete Campana e ai No Global hanno manifestato oggi dinanzi all’ingresso della Questura a Napoli, in via Medina, per sollecitare la scarcerazione di Egidio Giordano e delle altre persone arrestate sia nell’inchiesta sul G8 dell’Universita’ di Torino che per le manifestazioni di protesta a Roma. ”Siamo qui per chiedere la loro scarcerazione – hanno spiegato – ma soprattutto per ribadire che non ci puo’ essere alcuna limitazione al diritto di protestare, di manifestare apertamente il dissenso”. I manifestanti hanno annunciato che anche nei prossimi giorni scenderanno in piazza e pensano ad una giornata di mobilitazione. ”La riposta finora data – hanno detto – non puo’ essere sottovalutata”.
ore 16,40 Ferrero domani il Prc sarà a L’Aquila contro il G8 e per la ricostruzione
La manifestazione di domani contro il G8 all’Aquila è in primo luogo una straordinaria occasione per esprimere la solidarietà del movimento contro la globalizzazione neoliberista alle popolazioni colpite dal terremoto. Vogliamo che diventi un corale abbraccio tra chi lotta per un mondo più giusto e la dignità di chi chiede risposte concrete e una ricostruzione trasparente e partecipata.In questi giorni si sta usando i terremotati e il loro dramma per giustificare il summit di un organismo anacronistico, ademocratico e fondato sulle categorie di potenza e di ricchezza.Come e più che a Genova nel 2001 i responsabili di una catastrofe economica, sociale e ambientale senza precedenti cercano di arrogarsi il diritto di dettare ordini per il resto dell’umanità, come se la causa del male potesse essere la suasoluzione.Agli aquilani che hanno fatto diventare il loro slogan “Yes we camp” una parola d’ordine di speranza a livello globale, diciamo di non aver paura dei manifestanti e di fare propria nelle parole d’ordine e nelle modalità di svolgimento, la manifestazione stessa. Ci metteremo in marcia dalla stazione di Paganica a l’Aquila come sempre abbiamo fatto: a volto scoperto, con le mani nude e con la volontà di costruire una alternativa alla crisi del capitalismo globale. Ognuno con le proprie bandiere e i propri colori, rompendo i muri della paura, costruendo ponti con chi, in ogni angolo del pianeta, lotta per un mondo migliore.Al servizio pubblico RAI, alle altre emittenti radiofoniche e televisive, alla carta stampata rivolgiamo un appello a dare voce alla gente dell’Aquila e alle ragioni di chi contesta il G8.
14,30 Onda domani manifestazioni in tutta Italia
Dietro gli arresti di lunedì c’è un partito trasversale della repressione che tenta di indebolire l’onda anomala per paura di quello che succederà il prossimo autunno quando di fronte alla si apriranno fronti sociali molto forti”. Così i rappresentanti dell’onda anomala giunti nel capoluogo piemontese da numerose università italiane per chiedere l’immediata liberazione degli studenti arrestati lunedì scorso perchè ritenuti responsabili dei disordini e delle violenze verificatisi il 19 maggio scorso durante il G8 dell’università. Annunciando per domani iniziative di mobilitazione in molte università italiane, oltre a Torino, dove è in programma un corteo notturno che partirà alle 21 da palazzo Nuovo altre manifestazioni sono in programma a Palermo, Bologna, Milano, Napoli, Genova, Pisa, Venezia e Roma, i rappresentanti degli studenti dell’onda anomala che per la conferenza stampa si sono appropriati dell’ufficio del rettore del Politecnico, Francesco Profumo hanno ribadito: “i fatti accaduti lunedì sono gravi perchè dietro c’è una matrice politica che tenta di delegittimare gli studenti del movimento, un movimento invece che è unito e che rivendica tutto quello che è accaduto durante il G8 dell’università”. “Le mobilitazioni straordinarie che si sono verificate in questi giorni -hanno aggiunto gli studenti- sono la dimostrazione che l’onda non è contenibile in schemi del passato e che quanto è accaduto nel maggio scorso non può essere ricondotto a meccanismi di perimetrazione tra buoni e cattivi poichè la decisione di violare la zona rossa è stata presa dall’intero movimento”.
13,30 Firenze Il Prc denuncia comportamento repressivo forze dell’ordine
Episodio inquietante:cinque giovani in partenza per Roma, per partecipare alle manifestazioni contro il G8 ieri sono stati fatti scendere dal treno alla stazione di Rifredi, condotti in Questura e trattenuti fino alle 21. Il Partito della Rifondazione Comunista di Firenze esprime preoccupazione per la repressione messa in atto dal governo in questi giorni nei confronti di giovani che intendono protestare ed essere presenti alle manifestazioni contro il G8 di questi giorni. Quest’azione mostra il vero volto di un sistema di potere violento ed antidemocratico. Il governo sta cercando di trasformare un problema politico in un problema di ordine pubblico, colpendo una parte del movimento anti-G8 e cercando di intimidirlo. Il PRC è impegnato anche a Firenze a contrastare un clima repressivo di criminalizzazione del dissenso, denunciando ogni atto intimidatorio – come i provvedimenti assunti ieri contro i manifestanti il Rettorato dell’Università fiorentina, o quanto accaduto presso la stazione di Rifredi – , perché sia salvaguardato il diritto di manifestare, che fa parte delle regole democratiche
13,20 Arci: un deserto L’Aquila del G8
«La vita nelle tendopoli, già piena di disagi, con il G8 è diventata impossibile. In questi giorni l’Aquila è diventata un deserto, chi ha potuto se ne è andato – dicono i presidenti di dell’Arci nazionale e regionale Abruzzo – Gli esercizi pubblici, su suggerimento delle forze dell’ordine, hanno quasi tutti chiuso e ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono state imposte le ferie forzate. L’aiuto umanitario non è neutrale. Può essere orientato alla valorizzazione delle energie locali e alla partecipazione, ma può anche essere usato come strumento per favorire passività e dipendenza. Dei piani per la ricostruzione, se esistono, gli aquilani sono all’oscuro. Gli amministratori locali hanno già espresso la propria contrarietà a quel poco di cui hanno avuto notizia. Gli interventi sono tutti impostati alla relazione fra privati, accentuando la solitudine di chi non può permettersi di intervenire direttamente sulla propria casa, per la gravità dei danni o perché il reddito non lo consente». La gente aquilana che lascia la città, dice l’Arci, è la più forte manifestazione di dissenso che si potesse immaginare, con il segno tragico che porta con sé.
13,19 L’Aquila consiglieri comunali si incatenano per protesta
Quattro consiglieri comunali dell’Aquila si sono incatenati ad una ringhiera di un palazzo nei pressi di Piazza d’Armi per protestare contro il decreto legge sul terremoto. Si tratta di Enrico Perilli (Prc), di Francesco Valentini (Pd), Luigi D’Eramo (La Destra) e di Luigi Faccia (L’Aquila Citta’ Unita – lista civica). I consiglieri comunali hanno esposto dei cartelli per contestare i contenuti del decreto sul terremoto: in particolare in uno striscione si chiede la maggiore partecipazione alle scelte da parte degli enti locali.
13,10 L’Aquila Epicentro solidale parteciperà alla manifestazione prevista per domani
Epicentro solidale e’ l’unico tra i numerosi comitati cittadini sorti spontaneamente dopo il terremoto che partecipera’ domani alla manifestazione no global contro il G8. La conferma arriva direttamente dall’esponente del movimento, Stefano Frezza. ”Il nostro comitato pur essendo sorto dopo il terremoto coinvolge realta’ e persone che prima del sisma avevano un percorso e una storia politica ben precisa – spiega Frezza -. Saremmo andati a contestare il G8 anche alla Maddalena”. Frezza rispetta la scelta degli altri comitati sottolineando che le formazioni sorte spontaneamente dopo il terremoto sono concentrate sull’obiettivo della ricostruzione ed hanno aggregazioni molto varie. Per cui, ”quando si deve decidere su un tema altamente politico come quello della contestazione contro il G8, si preferisce non prendere posizione”. Epicentro solidale e’ sorto l’8 aprile, due giorni dopo il sisma, su iniziativa delle quattro realta’, Spazio libero 51, Acrobacs, Forte Prenestino e Radio Onda Rossa. ”Piano piano ci sono state altre aggregazioni, tra cui Sinistra critica, Radio out Brescia e il centro sociale Auro di Catania. Abbiamo organizzato solidarieta’ e aiuti – ha continuato Frezza – distribuendo viveri, vestiario e altro materiale da due magazzini che abbiamo a Fossa, attivita’ che stiamo ancora facendo. Ci siamo inseriti nella conferenza dei comitati cittadini perche’ anche noi perseguiamo l’obiettivo della partecipazione dei cittadini alla ricostruzione sulle scelte e sul futuro dell’Aquila”
13,00 Vicenza presidio No dal Molin Obama risponda oppure presidio a Washington
Un accampamento a oltranza davanti alla Casa Bianca, a Washington, se il presidente statunitense Barack Obama non interverra’ in questi giorni sulla vicenda della nuova base Usa a Vicenza: e’ quanto ha annunciato il presidio permanente ”No dal Molin” che si oppone all’allargamento dell’insediamento militare statunitense nella citta’ berica. ”Se il presidente Obama non rispondera’ ai cittadini vicentini durante la sua permanenza in Italia a settembre – e’ detto in una nota – organizzeremo un volo charter per gli Stati Uniti e ci accamperemo a oltranza alla Casa Bianca per pretendere risposte”.
12,41 Ancona citta blindata per il corteo noglobal
Viabilita’ rivoluzionata e presidi di sicurezza rafforzati in vista del corteo anti G8 organizzato ad Ancona nella zona del porto dai centri sociali, che hanno voluto articolare la protesta contro il vertice calandola nel territorio e contestando la politica dei respingimenti, di cui lo scalo – dove approdano costantemente immigrati e richiedenti asilo – e’ a loro avviso il simbolo. Il corteo – e’ previsto un migliaio di persone, ma i numeri sono approssimativi – partira’ alle 19 da Piazza Roma, per poi raggiungere la zona ‘verde’ del porto, quella, in sostanza, solo parzialmente interessata dalle misure di sicurezza adottate non solo in vista del summit dell’Aquila, come la sospensione del trattato di Schengen. Non sono previsti disordini – gli organizzatori, Comunita’ resistenti delle Marche, Ambasciata dei diritti, Associazione Ja Basta, l’Onda, hanno assicurato che sara’ un corteo ‘pacifico e colorato’ – ma si potrebbero verificare se qualcuno dei manifestanti tentasse di entrare nella zona ‘rossa’, interdetta al transito da barriere. Diversi gruppi dovrebbero arrivare da fuori regione. Disagi limitati per i passeggeri, dato che a quell’ora il traffico e’ minimo
12,34 Teramo fermato giovane inglese
Era vestito completamente di nero e percorreva a piedi l’autostrada facendo l’autostop nell’area della Val Vomano, nel teramano. L’atteggiamento di un giovane inglese ha insospettito i poliziotti in questi giorni in servizio di vigilanza per il G8, che hanno deciso di fermarlo per accertamenti. Non è ancora chiaro se l’uomo fosse diretto all’Aquila per prendere parte alle manifestazioni in programma in questi giorni nel capoluogo abruzzese.
11,58 L’Aquila comitati occupano palizzina sfitta agibile
Al grido ‘Le case agli aquilani’, una cinquantina di rappresentanti dei Comitati cittadini dell’Aquila ha occupato oggi un edificio nei pressi della Regione (foto). Tra i manifestanti, diverse ragazze con striscioni e magliette con la scritta ‘The last ladies’, in riferimento alla presenza nel capoluogo abruzzese delle moglie dei leader mondiali. ”In questo palazzo – spiega Federica, del Comitato Epicentro solidale – ci sono appartamenti in vendita non abitati, ma qui all’Aquila c’e’ l’emergenza case e noi chiediamo che quelle agibili siano destinate alle famiglie e soprattutto agli anziani e ai bambini. Chiediamo di fare una verifica in tutta la citta’ per valutare quante sono le case sfitte agibili e permettere legalmente che siano destinate agli sfollati che da mesi stanno nelle tende”. Prima del terremoto, ha aggiunto Claudia del Comitato 3.32, ”risultava che le case sfitte all’Aquila erano 3 mila, ma dopo il sisma sono diventate 350: bisogna fare in modo che siano assegnate ai tanti che ne hanno bisogno”.
11,57 L’Aquila la protesta dei cittadini “case subito ai terremotati”
Dopo ‘Yes we camp’ di ieri oggi è la giornata di ‘the last ladies’. ‘Case subito, si requisiscano e si diano agli sfollatì. È la protesta dei cittadini aquilani, sfollati che denunciano i loro disagi e la mancanza di interventi dopo il terremoto. Un centinaio di manifestanti della Rete di Comitati cittadini, dell’Associazione 3.32 e di Epicentro solidale hanno occupato simbolicamente un complesso residenziale in viale Carducci, nella zona di Pettino, all’Aquila. Diversi gli striscioni esposti mentre molte ragazze indossano al collo la scritta ‘the last ladies’. Alcune di loro hanno tatuato anche sul corpo ‘Più case meno chiacchierè. “Prima del terremoto -dice Claudia Pajewski- c’erano all’Aquila tremila case sfitte, dopo il 6 aprile ne sono rimaste ufficialmente solo 250. Noi chiediamo che vengano requisiti gli alloggi per i cittadini”. Gli fa eco Marco, che grida: “Un inverno in tenda non potremo sopportarlo, nè vogliamo che siano costruiti mostri di cemento nelle campagne. La nostra lotta è per una casa prima di ottobre”. La protesta, colorata è scandita dagli spettacoli di due improvvisati fachiri, che suonano la tromba e il flauto, lanciando un messaggio ai potenti della Terra riuniti a Coppito per il G8. Altri ragazzi, invece, indossano magliette gialle con la scritta: ‘Forti e gentili sì, fessi nò.
ore 11,41 Studenti occupano università orientale
I rappresentanti del movimento degli studenti hanno reso noto di aver occupato la sede dell’Universita’ degli studi L’Orientale di via Chiatamone, a Napoli. I manifestanti hanno srotolato uno striscione invocando la liberazione degli studenti arrestati in seguito agli scontri di maggio in occasione del G8 dell’Universita’ a Torino.
11,19 L’Aquila proteste donne terremotate
Un gruppo di una decina di donne che vivono nelle tendopoli si e’ radunato davanti a Palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo, esponendo cartelli con su scritto ”the last lady” (video). L’iniziativa, e’ stato spiegato, e’ in relazione alla visita che le first lady compiranno oggi in Abruzzo. Le donne aquilane vogliono cosi’ sottolineare la loro condizione, che le vede costrette a vivere ancora nelle tende fra numerosissimi disagi e – hanno detto – senza prospettive reali di sistemazione immediata. Al gruppo si sono aggiunti anche alcuni uomini. Il piccolo corteo si sta ora spostando verso Coppito, controllato a distanza con discrezione dalle forze dell’ordine. Intanto, e’ stata per il momento annullata la marcia di protesta che avrebbe dovuto svolgersi questa mattina da via Strinella alla villa comunale e che i manifestanti, per sottolineare la condizione di disperazione, avrebbero condotto in mutande. Gli organizzatori non hanno spiegato se la manifestazione si terra’ nel pomeriggio.
10,53 Roma azione dimostrativa con “spaghettata leader”
Attivisti travestiti da leader del mondo, impegnati a mangiare enormi piatti di spaghetti. Questal’azione dimostrativa “Cibo e agricoltura: i G8 agiscano ora per sfamare e salvare migliaia di vite”, andata in scena questa mattina a San Giovanni. A organizzarla Oxfam International, gruppo di ong che combattono la povertà, e la ong di cooperazione allo sviluppo Ucodep.
10,39 Salerno presidio presso la sede dell’Unione Industriali
Ragazzi aderenti alla rete salernitana No-G8 stanno protestando con un presidio davanti alla sede dell’Unione industriale di Salerno, dove e’ atteso il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia per l’assemblea coincidente con i 90 anni della nascita. I manifestanti hanno anche tentato un blocco stradale sul lungomare Colombo, accendendo un fumogeno, ma il tentativo di fermare la circolazione stradale e’ stato reso vano dall’intervento della polizia. I ragazzi hanno srotolato striscioni, con la scritta “Noi la crisi non la paghiamo” e accolgono con fischi, trombette e urla di “assassini” e “ladri” le autorita’ che si recano all’assemblea degli imprenditori. Presidio anche del personale legato al mondo della scuola e aderente ai Cobas per protestare contro i tagli al settore; a Salerno, infatti, era atteso anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che invece si colleghera’ invideo-conferenza. Nel pomeriggio a Napoli si annunciano altre proteste della rete No-G8, “per non pagare la crisi dei padroni”. All’assemblea di Confindustria Campania, partecipera’ infatti anche Emma Marcegaglia.
10,31 L’Aquila fermato cameramen dell’Adnkronos
Piccolo contrattempo per un cameraman dell’Adnkronos accreditato al media village di Coppito, sede del G8. Al punto di imbarco delle navette che portano i giornalisti e i tecnici alla cittadella del vertice, il cronista viene fatto scendere dal bus e gli vengono chiesti i documenti. «Sei italiano? C’è una forte somiglianza con un no global francese», spiega il poliziotto al varco con una foto segnaletica in mano. Equivoco chiarito in pochi secondi, con tante scuse al giornalista controllato.
10,06 5 centrali occupate da greenpeace
Passano da quattro a cinque, da questa mattina, le centrali italiane occupate da Greenpeace. All’alba, infatti, gli attivisti sono saliti su uno dei carbonili della nuova centrale a carbone Enel di Torre Valdaliga Nord, presso Civitavecchia ”per per fare pressione sul G8 – affermano in una nota – dopo il deludente documento sul clima di ieri”. ”Riferendosi a un generico accordo sul clima per contenere l’aumento della temperatura entro i 2 gradi senza un piano, investimenti e obiettivi – commenta da L’Aquila il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio – il G8 non aiutera’ a uscire dal vicolo cieco nel quale sono arenati i negoziati sul clima delle Nazioni Unite”. Dalla cima del carbonile di Civitavecchia gli attivisti si sono calati con le corde e hanno scritto sulla superficie lo slogan ”G8: ferma questo!”, riferendosi al carbone. La polizia ha fermato e identificato i membri dello staff di Greenpeace e foto e video operatori che non partecipavano direttamente all’azione e che erano all’esterno della centrale. Nel frattempo, procedono le azioni di protesta nelle altre centrali occupate (Brindisi, Fusina/Marghera, Porto Tolle e Vado Ligure). La notte e’ stata sostanzialmente calma. Tutti gli attivisti e i giornalisti fermati a Porto Tolle sono stati rilasciati. A Marghera, gli attivisti saliti sulla gru sono scesi per il rischio di fulmini, mentre altri una trentina di persone restano all’interno della centrale. Infine, a Vado Ligure, l’occupazione della centrale continua con l’appoggio della popolazione.
8,22 Civitavecchia protesta Greenpeace sotto la centrale
Sei attivisti di Greenpeace stanno attuando una manifestazione di protesta contro l’effetto serra sotto la centrale Enel riconvertita a carbone di Torre Valdaliga Nord, a Civitavecchia. Gli attivisti ambientalisti hanno raggiunto la zona da terra muniti di striscioni e cartelli. La situazione e’ tenuta sotto controllo sia dalle motovedette della capitaneria di porto, che da due giorni pattugliano il tratto di mare di fronte alla centrale, che da terra da polizia e carabinieri. Due sere fa una ventina di attivisti di Greenpeace a bordo di 4 gommoni, avevano gia’ tentato di raggiungere la centrale, ma avevano dovuto rinunciare a causa del mare mosso.
8,19 Palermo corteo notturno contro il G8 e la liberazione immediata degli studenti arrestati
Si è concluso nella notte il corteo notturno con circa 200 studenti dell’Onda Anomala per le vie del centro storico di Palermo, dopo le occupazioni delle facoltà e del rettorato per protestare contro l’arresto di 21 studenti del movimento universitario a Torino. Al grido di “Liberi tutti, liberi subito”, i giovani hanno annunciato che proseguiranno le iniziative di protesta fino a quando non verranno liberati gli studenti detenuti”. Il corteo è stato preceduto da un’assemblea nell’ambito dell’iniziativa “Ponte sullo stretto, crisi e G8”, presso il Centro sociale ExKarcere di Palermo.

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  • RETE COLLETTIVI

    OPERAZIONE POLIZIESCA CONTRO GLI STUDENTI FIORENTINI: FERMI, PERQUISIZIONI E AVVISI ORALI

    Cinque studenti della Rete dei Collettivi trattenuti per dodici ore in questura; cinque perquisizioni nelle loro abitazioni private alla ricerca di “armi ed esplosivi” (effettuate senza mandato della magistratura applicando l’art. 41 t.u.l.p.s.) ed un avviso orale notificato a uno di loro (che consiste in una misura restrittiva preventiva disposta arbitrariamente dalla questura senza alcun processo, a cui segue il provvedimento di sorveglianza speciale), mentre altri avvisi orali sono stati preannunciati agli altri.

    E’ questo il bilancio definitivo dell’operazione sbirresca di ieri mattina messa in atto dagli “uomini” della Digos fiorentina. L’ “operazione pianificata”, come viene definita dalla stessa questura sui giornali di oggi, era iniziata con il fermo dei cinque compagni in piazza Dalmazia. Questi, mentre si dirigevano verso la stazione per raggiungere il corteo contro il G8 a Roma, sono stati seguiti e poi circondati da un numero spropositato di agenti.

    Il movente dell’intera operazione sarebbe stata la “ricerca di armi ed esplosivi” di cui, nelle ridicola e pretestuosa montatura poliziesca, gli studenti non solo sarebbero stati in possesso, ma che si preparavano ad usare nella stessa giornata per attentare alla vita del Presidente della Repubblica in visita a Viareggio per i funerali di stato.

    Di fronte all’esito negativo di tutte le perquisizioni, la Digos si è accontentata di sequestrare caschi, passamontagna, libri, “82 etichette adesive”, un “tubo a vite per candela”, “volantini incitanti alla violenza”, qualche foglio scarabocchiato e… una “felpa con cappuccio di colore blu”!

    Durante le dodici ore passate in questura, la digos non ha esitato ad alzare le mani contro alcuni dei fermati allo scopo di estorcere qualche parola con la forza, mentre ai genitori costretti a raggiungere la questura per consentire il rilascio dei figli minorenni, non sono state risparmiate le solite squallide e infami strategie atte a terrorizzare ed intimidire le famiglie.

    E’ chiaro come quanto accuduto a Firenze sia un episodio da inscrivere in un contesto nazionale, che solo pochi giorni fa a visto 21 arresti e perquisizioni in tutto il paese contro altrettanti studenti colpevoli di aver partecipato al corteo contro il G8 dell’Università a Torino, mentre sempre ieri, nelle stesse ore, 36 compagni venivano fermati al corteo a Roma, e 8 di loro arrestati.

    Eliminare ogni dissenso reale. Soffocare ogni focolaio di rivolta. Sono queste le parole d’ordine di un sistema in “crisi”, che si vede sempre più minacciato da dei conflitti sociali della cui imminente crescita sembra essere ben consapevole. E’ in questo contesto che gli studenti, medi ed universitari, diventano tra i primi bersagli da colpire, dopo essersi resi protagonisti nell’ultimo anno di una serie di mobilitazioni, spesso radicali, radicate ed incisive nei contenuti come nelle pratiche, inaugurate con le occupazioni delle scuole e delle università dell’autunno scorso.

    Dopo le cariche, le piogge di denunce, gli sgomberi e le initimidazioni, che gli studenti fiorentini hanno imparato a conoscere sulla propria pelle, gli avvenimenti di ieri segnano un “salto di qualità” della repressione, che gioca come al suo solito l’ultima carta del “terrorismo” per colpire chi continua senza paura a ribellarsi nelle scuole, nelle università e nelle strade (… delle strade sempre più negate e violentate dagli afibi dell’Esercito, schierato in città come prescritto dal progetto NATO Urban Operation 2020, che prevede per quell’anno l’esplodere del conflitto sociale).

    LA VOSTRA CRISI E’ IRREVERSIBILE

    LA NOSTRA RIVOLTA E’ INARRESTABILE!

    SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DI OGNI DOVE FERMATI E PERQUISITI

    LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI!

    gli studenti e le studentesse della Rete dei Collettivi

    Firenze, 8 luglio 2009