Gokarakonda Naga Saibaba docente e studioso indiano, scrittore, attivista per i diritti umani, accusato dal governo di legami con organizzazioni di sinistra è stato condannato all’ergastolo da un tribunale di sessione nel 2017. Ora, nonostante le sue condizioni di salute permangano critiche e si siano aggravate resta nel carcere di Nagpur
di Gianni Sartori
Arrestato nel Maharashtra ancora nel 2014, il professore aggiunto (di inglese) all’università di Delhi, nel 2017 era stato riconosciuto colpevole dal tribunale del distretto di Gadchiroli di partecipazione (“incoraggiamento”) al Partito Comunista dell’India (maoista), illegale e clandestino.
Veniva quindi condannato (in base alla legislazione UAPA) all’ergastolo insieme ad altri coimputati (tra cui Mahesh Tirki, Prashant Rahi, Hem Mishra, Pandu Narote…alcuni dei quali nel frattempo deceduti).
Recentemente, 14ottobre 2022, l’Alta Corte di Bombay aveva stabilito in appello che il prigioniero politico G. N. Saibaba, venisse rilasciato dalla prigione centrale di Nagpur dove è rinchiuso.
Ma nel giro di 24 ore la Corte suprema aveva sospesa l’ordinanza. Non solo. Anche la sua richiesta di venir consegnato agli arresti domiciliari per avere la possibilità di curarsi adeguatamente veniva respinta.
Disabile fisico al 90% (si muove solo in sedia a rotelle), in carcere ormai da otto anni, dopo alcuni scioperi della fame le sue condizioni sono andate ulteriormente peggiorando. Gli sono state diagnosticate vari gravi malattie e si è ammalato di Covid-19 almeno due volte.