Divieto di fumo nei paesi Ue? Ma hanno veramente a cuore la nostra salute?
- gennaio 20, 2023
- in misure repressive
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Una questione di civiltà non fumare nei luoghi affollati ma la società dei divieti e della tolleranza zero verso il nemico di turno è dietro l’angolo
I fumatori appartengono alle fasce deboli, o meno abbienti, della società, il fumo andrebbe proibito per legge dicono alcuni tanto le multinazionali produttrici hanno diversificato i loro interessi e potrebbero spostare i loro profitti altrove.
Il fumo è dannoso per la salute ma lo sono maggiormente gli inquinamenti di vario genere, allora se la preoccupazione della Ue è rivolta alla salute dei suoi cittadini perchè non porre fino all’inquinamento che attanaglia non solo le grandi città ma anche i piccoli centri nei quali le novicità non mancano?
Sono domande elementari che meriterebbero risposte perchè la sociologia di basso livello non imperversi.
I fumatori sono dei diseredati, hanno poca cultura e consapevolezza dei rischi per la loro salute, è la immagine diffusa anche nelle scuole con bambini che tornano a casa dai loro genitori accusandoli di ogni colpa possibile.
Una questione di civiltà non fumare nei luoghi affollati ma la società dei divieti e della tolleranza zero verso il nemico di turno è dietro l’angolo
E la società dei divieti fa finta di ignorare le cause di tante malattie e patologie derivanti dagli inquinamenti e dallo stress accumulato dal lavoro, stesso discorso vale per infortuni e morti sul lavoro divenuti ormai una fatalità legata alla ripresa economica.
Molto avremmo da dire sugli stili di vita non salutari, lavorare tanto, anzi troppo, non è certo di aiuto al benessere psico fisico degli individui eppure non ravvediamo lo stesso accanimento dimostrato contro i fumatori.
Da anni decine di siti inquinati attendono di essere bonificati, ogni anno con la legge di bilancio gli impegni alla bonifica vengono vanificati in nome di altre priorità
Poi possiamo parlare di tassazione sul tabacco e sui prodotti affini (tanto interverranno le regole del libero mercato e della libera circolazione delle merci ad aggiustare il tiro), aumentare le accise in maniera maggiore su certi prodotti per alleggerirle su altri (che tra qualche decennio magari scopriremo essere dannose per la nostra salute)
Ma in sostanza resta il problema, la nostra salute sta a cuore ai dominanti ? No, se così fosse combatterebbero le tante nocività che alimentano malattie mortali e patologie invalidanti.
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