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Piantedosi vuole il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha annunciato un piano per la sicurezza: maggiore presenza di forze dell’ordine, più espulsioni di stranieri e identificazione facciale.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha proposto di introdurre il riconoscimento facciale come misura per la sicurezza, oltre al potenziamento delle forze dell’ordine e delle espulsioni di stranieri.

Il ministro in una intervista al Quotidiano Nazionale ha spiegato che intende “continuare ad aumentare la presenza delle forze di polizia nei luoghi ad alta frequentazione: soprattutto le stazioni, ma anche ospedali e aree commerciali“.

Oltre alle azioni di polizia, poi, per Piantedosi “occorre agire per combattere il degrado e la crescente emarginazione sociale, che finiscono per alimentare fenomeni criminali e insicurezza“. Il titolare del Viminale, citando i crimini commessi da stranieri, ha messo in evidenza ancora una volta l'”opportunità di incrementare i rimpatri e le espulsioni, necessariamente potenziando i Cpr“, intenzione più volte annunciata dal governo. “I provvedimenti relativi ai rimpatri e alle espulsioni – ha spiegato – sono strettamente legati alla capienza e alla funzionalità dei Cpr“.

Secondo Piantedosi, “la videosorveglianza è uno strumento fondamentale” e “la sua progressiva estensione è obiettivo condiviso con tutti i sindaci”. Ma “il diritto alla sicurezza va bilanciato con il diritto alla privacy. C’è un punto di equilibrio che si può e si deve trovare. Proprio in questi giorni abbiamo avviato specifiche interlocuzioni con il Garante per trovare una soluzione condivisa”.

 

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