L’esercito in Burkina Faso uccide e tortura le comunità del nord-est del paese
Un recente rapporto pubblicato da Human Rights Watch mette in luce una serie di gravi violazioni dei diritti umani nel nord-est del Burkina Faso.
Secondo il documento, l’esercito del paese ha commesso una serie di omicidi extragiudiziali, sparizioni forzate e atti di tortura, terrorizzando le comunità locali.
Le violenze hanno avuto luogo tra febbraio e maggio nella provincia di Séno e hanno coinvolto principalmente membri dell’etnia Fulani. Il rapporto identifica almeno 27 persone che sono state giustiziate sommariamente o scomparse e poi assassinate.
Da diversi anni, il Burkina Faso è stato teatro di un’insurrezione violenta condotta da gruppi jihadisti affiliati ad al-Qaida e all’ISIS. Questo conflitto ha causato un elevato numero di vittime e ha profondamente diviso il paese, portando a due colpi di stato nell’anno precedente.
Il rapporto di Human Rights Watch arriva in seguito a un terribile massacro avvenuto nel mese di aprile, nel quale le forze di sicurezza del Burkina Faso avrebbero ucciso almeno 150 civili nel villaggio di Karma, vicino al confine con il Mali, secondo le testimonianze dei residenti.
Le testimonianze riportano il caso di dieci uomini di etnia Fulani nel villaggio di Gangaol, che sono stati brutalmente prelevati su un camion, portati altrove e uccisi con armi da fuoco. Solo quattro di loro sono riusciti a sopravvivere, ma due sono rimasti gravemente feriti.
Il rapporto sottolinea che la maggior parte delle vittime di queste atrocità sono membri dell’etnia Fulani. Il popolo Fulani è stato spesso accusato di collaborare con estremisti islamici, il che li ha resi un bersaglio delle forze di sicurezza e di altri gruppi.
Secondo quanto riportato nel rapporto, gli attacchi sono mossi dall’odio, come dichiarato dal padre di un ragazzo adolescente colpito dalle forze governative.
Questo aumento della violenza si verifica in un contesto in cui il governo del Burkina Faso ha annunciato l’intenzione di aumentare il numero di unità militari volontarie ausiliarie, conosciute come VDP, a 100.000.
Tuttavia, il rapporto di Human Rights Watch evidenzia che il reclutamento dei VDP è correlato a un aumento degli abusi commessi da entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
Parallelamente alle azioni dell’esercito del Burkina Faso contro i villaggi sospettati di ospitare elementi estremisti, la presenza dei reclutatori militari in queste comunità spesso provoca intimidazioni violente da parte di gruppi armati.
Il rapporto sottolinea la necessità che il Burkina Faso garantisca la presenza di figure responsabili della disciplina e della protezione dei diritti umani durante le operazioni militari. Inoltre, invita le autorità di transizione a collaborare con l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite per perseguire i responsabili all’interno delle istituzioni militari del paese.
Le esecuzioni e le sparizioni perpetrate dall’esercito del Burkina Faso non solo costituiscono crimini di guerra, ma generano anche risentimento tra le popolazioni colpite, alimentando così il reclutamento da parte dei gruppi armati, afferma il rapporto di Human Rights Watch.
È fondamentale che il Burkina Faso assicuri la presenza di ufficiali responsabili della disciplina e dei diritti dei detenuti durante tutte le operazioni militari. Inoltre, le autorità di transizione dovrebbero collaborare con l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite per garantire che i responsabili siano trattenuti e processati all’interno delle forze armate del paese.
Prendere di mira i civili è non solo inutile e disumano, ma alla fine si rivela anche controproducente, come evidenziato nel rapporto. Le esecuzioni e le sparizioni perpetrate dall’esercito non solo costituiscono gravi violazioni dei diritti umani, ma contribuiscono anche a creare un circolo vizioso di violenza che mina la sicurezza e la stabilità del Burkina Faso.
La comunità internazionale e il governo del Burkina Faso devono lavorare insieme per porre fine a questa spirale di violenza e garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali di tutte le persone nel paese. Solo attraverso un impegno congiunto per la giustizia e il rispetto dei diritti umani si potrà sperare in una pace duratura e nella ricostruzione di una società inclusiva e stabile.
da Diogene
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