Zaini militari per studenti? No grazie. Giochi Preziosi fa marcia indietro
- settembre 12, 2023
- in lotte sociali
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Da stamani (12 settembre) non c’è più traccia sul sito di Giochi Preziosi SpA e presso i maggiori rivenditori online degli orribili zainetti scolastici promozionali di Esercito, Brigata Folgore e Alpini.
di Antonio Mazzeo
Già nei giorni scorsi Dino Canuti, chief commercial officer del Gruppo, aveva preso pubblicamente le distanze dall’ignobile campagna pubblicitaria degli zainetti da guerra. “È uscito – spiegava Canuti – quel testo in maniera affrettata, su proposta di un’agenzia ed è stato subito rimosso perché nemmeno noi siamo allineati con quel messaggio. Ci rendiamo conto che è un tema delicato in questo momento, tant’è che anche le scelte di stile sono ben lontane dalla collezione militare o mimetica o dalla raffigurazione di armi“.
Le dichiarazioni di Dino Canuti erano scaturite dall’effetto valanga -in termini di adesioni – della campagna di boicottaggio lanciata dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. “Avevamo già accolto positivamente come segnale importante l’ammissione dell’errore nella campagna pubblicitaria da parte di Giochi Preziosi“, scrive stamani l’Osservatorio. “Tuttavia, se verrà confermata, la notizia della sospensione della commercializzazione ci sembra un buon punto di partenza per avviare una sensibilizzazione più incisiva nella società civile sul fenomeno della militarizzazione delle scuole attraverso le visite in caserma, i PCTO con i militari, la Ginnastica Dinamica Militare Italiana svolta nelle palestre scolastiche e tanti altri piccoli/grandi, comunque inquietanti, episodi che destano preoccupazione per il clima militaresco diffuso nella scuole pubbliche italiane“.
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università si augura adesso che “Giochi Preziosi possa magari avviare anche collaborazioni per distribuire zaini di pace con messaggi pedagogici dei grandi maestri della nonviolenza, sarebbe molto più congeniale all’ambiente scolastico”.
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