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Trieste: La questura contro i poveri

La Questura di Trieste ha negato la piazza per una raccolta di coperte e sacchi a pelo per senzatetto

di Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci

A Trieste per la ricorrenza dell’11 novembre, San Martino, il Comitato Pace, Convivenza e la Solidarietà intitolato a Danilo Dolci ha organizzato nella centrale piazza dell’Unità una donazione di coperte e sacchi a pelo per senzatetto e migranti, rinnovando il gesto del santo cristiano che donò il suo mantello al povero che moriva di freddo.

Ma la Questura di Trieste ha negato la piazza per motivi di ordine pubblico privi di qualsiasi fondamento nella realtà, tentando di confinare la manifestazione su un molo del porto od in un spiazzo abbandonato vicino alla stazione ferroviaria.

Nessuna restrizione risulta invece imposta oggi ad altre manifestazioni.

Il Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” protesta fermamente contro questo genere di gestione dell’ordine pubblico che in concreto discrimina i poveri e chi vuole aiutarli per allontanarli dal cosiddetto “salotto buono” della città.

Al posto della manifestazione si è svolta una Conferenza Stampa in presenza della stessa DIGOS, spiccava la scritta “Divieto di praticare solidarietà in Piazza Unità” esposta dal Presidente del Comitato Luciano Ferluga. È stato comunque possibile raccogliere giubbotti, diverse coperte e sacchi a pelo. Dopodiché per alleggerire il divieto imprevisto si è andate tutte insieme a prendere un Caffè Solidale. Sulla strada del ritorno è stata distribuita la prima coperta ad un clochard di passaggio.

Il Comitato preannuncia lo svolgimento nella stessa piazza Unità il 10 dicembre di iniziative per la Giornata mondiale dei Diritti Umani ed il 1° gennaio per la Marcia cittadina per la Pace e la Fratellanza tra gli italiani, gli sloveni e le altre comunità che formano assieme la popolazione di Trieste.

La raccolta continua su prenotazione telefonica (ore 15-17). Quanto prima ci sarà un momento di incontro e socializzazione con i rifugiati che frequentano il Silos di Piazza Libertà.

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