Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento vuole impedire la conferenza universitaria “Il diritto di boicottare Israele” di martedì 14 novembre con Stephanie Westbrook, attivista per i diritti umani impegnata da anni nel movimento BDS Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni.
In seguito il comunicato del Centro Sociale Bruno :
Pur avendo agito con largo anticipo e per vie ufficiali, il Dipartimento ha deciso di negare l’aula per l’incontro, strumentalizzando un articolo del regolamento interno che vieta la concessione di spazi per iniziative partitiche e sindacali, allargandolo genericamente “a una qualsiasi iniziativa politica” promossa all’interno dell’università.
Eppure, nove anni fa, Stephanie Westbrook è stata ospite di tutti gli incontri della rassegna “Occupare un territorio” organizzata dall’associazione studentesca MAIA (che all’interno del proprio statuto esplicita l’adesione alla campagna BDS) in collaborazione con docenti universitari e patrocinata dallo stesso ateneo, nonchè dalla Provincia Autonoma di Trento. Una rassegna che aveva affrontato, in maniera ancora più approfondita, gli stessi temi previsti per martedì.
Nonostante la ricerca di spiegazioni e chiarimenti, l’università ha deciso semplicemente di smettere di rispondere. Unitn, in mezzo ai suoi ipocriti poster celebrativi della stagione del 68, dimostra tutta l’arroganza di un ente sempre più asservito agli interessi di pochi e alla logica dell’università-azienda, che mette al bando ogni forma di pensiero critico proprio nel dipartimento che lo dovrebbe coltivare.
Forse è lo stesso Flavio Deflorian ad essersi sentito attaccato dall’incontro. Il Magnifico Rettore, lo ricordiamo, è membro del Comitato scientifico della Med-Or, la fondazione istituita dalla fabbrica di morte Leonardo S.P.A per intrecciare sempre più il sapere scientifico all’industria bellica.
È preoccupante vedere come negli ultimi anni il livello di collaborazione dell’ateneo trentino con la Leonardo sia diventato sempre più stretto, arrivando addirittura all’istituzione di interi dottorati in partnership con l’azienda che in questo momento si sta arricchendo grazie alla fornitura degli armamenti che Israele sta utilizzando per commettere un genocidio a Gaza.
Oggi l’università di Trento ha deciso da che parte stare. La nostra, l’abbiamo ribadita da tempo: sempre dalla parte degli oppressi, con tutte le forze in contrasto agli oppressori. Se l’università vuole silenziare un movimento legittimo, sta a noi amplificarlo e renderlo visibile il più possibile.
L’appuntamento resta pertanto confermato. Ci vediamo martedì 14 novembre alle ORE 18 nell’atrio di Sociologia. Facciamo rumore.
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