Il 30° anniversario dell’assassinio del militante cipriota Theofilos Georgiades (20 marzo 1994) è stato celebrato da Kurdistan au feminin, dall’agenzia ANF, da infolibertaire e dall’Osservatorio per il processo di Kenan Agias
di Gianni Sartori
Riportando una sua frase pronunciata nei giorni immediatamente precedenti: “La liberazione di Cipro passa per le montagne del Kurdistan”.
Poche ore prima di essere ucciso da una squadra della morte sulla porta di casa aveva scritto il suo ultimo articolo per il giornale “Haravgi” in cui denunciava la repressione nei confronti di sei esponenti del Partito Democratico.
Con un titolo esplicito: “Le persecuzioni dei deputati curdi e il giorno di Nevroz”.
In particolare l’Osservatorio per il processo di Kenan Agias ha emesso un comunicato in cui ricorda che “in una domenica di 30 anni fa, Theophilos Georgiades, membro del Comitato di Solidarietà con il Kurdistan, ritornava a casa sua in via Thoukidiou in Aglantzia. Teneva in mano un numero della rivista Voice of Kurdistan quando venne assassinato da cinque colpi sparati da sicari dei servizi segreti turchi. Aveva appena completato un articolo sulla festa curda di Newroz (…). Gli assassini riuscivano nel loro intento di mettere a tacere una voce che auspicava una lotta comune tra curdi e ciprioti contro l’occupazione turca, il fascismo e l’imperialismo”.
Abdullah Öcalan, amareggiato per la morte di Theophilus Georgiades, inviò immediatamente un telegramma in cui diceva che “Theophilus aveva lottato con ogni mezzo contro il colonialismo e contro i colonialisti, considerò le atrocità dello Stato turco contro il nostro popolo come un attacco al suo popolo (…) guadagnandosi il rispetto per il suo impareggiabile sostegno alla nostra lotta”.
Per concludere definendo il militante cipriota “un nostro bravo compagno, uno dei nostri martiri e un ponte tra i popoli che occupa un posto importante nella nostra storia”.
In tempi più recenti (e direi poco rispettosamente per la memoria di Theofilos Georgiades), nel maggio 2023, il tribunale di Larnaca ha deciso per l’estradizione in Germania del militante curdo Kenan Ayas (per essere processato nella città di Amburgo).
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