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Bologna: polizia aggredisce il picchetto dei lavoratori della Granarolo

Il picchetto dei lavoratori della granarolo è stato aggredito in serata della polizia.

Dopo 6h ore di blocco totale (dove tra il parcheggio interno dei magazzini e la strada si potevano contare circa 80 camion, camioncini e cisterne latte) i carabinieri e la celere (non senza aver provocato durante il pomeriggio come testimoniano i nostri video che pubblicheremo tra breve) hanno attaccato il picchetto.

Avventandosi contro facchini e solidali hanno tentato di rompere i cordoni che bloccavano l’ingresso e l’uscita ai magazzini. Trascinando a terra, strattonando, prendendo a calci e poi a scudate solo dopo una trentina di minuti sono riusciti a sgomberare la strada.

La maggior parte dei manifestanti è stata circondata dalla celere che a spinte, calci e con gli scudi ha continuato ad aggredire i manifestanti che, tanacissimi, tentavano in tutto i modi di liberarsi dell’accerchiamento.

Poco prima veniva trascinata a terra una compagna che presa strattoni è stata caricata sulla camionetta e poi portata in ambulanza all’ospedale per una grave crisi asmatica. Il resto del picchetto non si è dato per vinto, e non appena riunite le forze, ha sorpreso la celere, tornando a bloccare i camion della latte Granarolo.

Le guardie sono intervenute e hanno iniziato a colpire e a tentare di circondare anche il resto dei manifestanti. In quell’occasione due compagni vengono fermati. Entrambi i gruppi per più di 40 minuti continueranno a resistere cercando di aprirsi un varco. Ben 10 camionette di celere e carabinieri sono stata impiegati nell’operazione contro il picchetto ma alla fine non sono bastati per intimidire l’iniziativa che a conclusione si è riunita in assemblea e ha lanciato il presidio permanente contro Granarolo.

Da oggi infatti è stato parcheggiato (come spiegato precedentemente) il camper dei facchini dell’Ikea di Piacenza che ha conosciuto mesi e mesi di presidio contro la multinazionale dell’arredamento. Da queste ore il camper è a Bologna e il presidio dei facchini diventa permanente. E’ un nuovo passo in avanti che gli operai, insieme ai compagni del S.I.Cobas e Crash, hanno deciso di compiere per dimostrare la tenacia della loro resistenza e promettere pubblicamente a Bologna che quanto accaduto in questi 8 mesi di lotta non era che l’inizio.

Oggi il picchetto si è unito alle tante lotte che stanno attraversando la nostra società, come questa importante giornata di lotta a livello nazionale ha dimostrato, e ha salutato a pugno chiuso chi è tornato nelle strade e nelle piazze per “ribaltare l’austerità”.  Da domani il presidio permanente darà appuntamento per nuove giornate di lotta!

da InfoAut

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