Valditara a Lecce: intimidazioni agli studenti che protestano
- gennaio 16, 2025
- in lotte sociali
- Edit
La Questura e la digos di Lecce intimidiscono gli studenti riuniti per organizzare un sit-in contro il ministro Valditara
Sissi Neko per Officine Mai +
Un’altra giornata buia per la democrazia e i diritti fondamentali a Lecce. Ieri, un gruppo di studenti appartenenti all’associazione Osa si è riunito per preparare il sit-in previsto il 16 gennaio di fronte al liceo Palmieri, dove il ministro Valditara terrà la sua passerella propagandistica. Una riunione pacifica, legittima, ma evidentemente scomoda per il potere: la Digos è intervenuta identificando tutti i presenti. Un atto che sa di intimidazione, di repressione, di controllo autoritario.
La polizia così si riduce a strumento di pressione contro chi osa alzare la testa. Controlli d’identità, sorveglianza: pratiche che violano il diritto alla libertà di riunione pacifica, sancito dalla Costituzione e da ogni principio democratico. Tutto questo senza un minimo sospetto concreto di reato, ma solo per soffocare ogni voce contraria al regime del consenso.
Questa escalation non è un caso isolato, ma si inserisce in un quadro preoccupante. Negli ultimi mesi, il Salento è stato teatro di una sempre più arrogante dimostrazione di forza da parte delle destre. Dalle celebrazioni per Acca Larentia, alla presentazione del libro Venti di CasaPound, con la presenza di Gianluca Iannone e del sindaco Mellone, un altro esempio di compiacenza verso l’estrema destra. E ora, a suggellare questa deriva, l’arrivo del ministro Valditara, accolto dalla sindaca Polibortone, le cui connessioni con CasaPound sono note e mai smentite.
Valditara rappresenta perfettamente il volto di questa destra: un ministro che ha difeso il lavoro gratuito di sfruttamento per i giovani, che ha ridicolizzato il ruolo della scuola pubblica come spazio di emancipazione, che nega l’esistenza del patriarcato, che utilizza il dramma dei femminicidi per fare propaganda razzista, che non perde occasione per normalizzare retoriche autoritarie e reazionarie. Lecce, una città dal forte spirito antifascista, non può accettare di veder sfilare impunemente simboli e rappresentanti di ideologie che calpestano la memoria, i diritti, la libertà.
Questo non è solo un attacco agli studenti, ma un segnale per chiunque osi opporsi. Non possiamo restare in silenzio. È ora di alzare la voce, di difendere i nostri spazi, di riaffermare con forza che Lecce non ci sta. Lecce è antifascista, e lo sarà sempre. Il 16 gennaio ci diamo appuntamento alle ore 7:45 sotto al liceo Palmieri, per resistere e manifestare!
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp