Il racconto “ironico” di Davide Rosci, il compagno condannato per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma, attualmente agli arresti domiciliari, sulla particolare “attenzione” ricevuta durante il tragitto per recarsi al seggio elettorale. Davide è candidato alle elezioni regioni dell’Abruzzo con la lista “Un’altra Regione con Acerbo”
Con questo comunicato voglio esprimere la mia solidarietà ai due agenti della d.i.g.o.s. e ai due del Ros che questa mattina si sono dovuti alzare di buon ora e mettersi alla guida della stilo blu e della grande punto color marroncino per seguirmi di “nascosto” presso il seggio elettorale di Miano.
Mi scuso se mi è stato concesso il diritto al voto dopo questi due anni di trattamenti di favore; avete ragione, potevano negarmelo così tutti ci saremmo stati a casa a dormire. Sono amareggiato.
Mi rendo conto che la vita negli abusi di poteri è veramente misera, ma avete fatto benissimo a seguirmi in questo viaggio così pericoloso, affrontato con mia sorella e mio padre. La vostra presenza ha evitato scontri alle porte del paese tra i miliziani filo-Rosci, saliti sui monti circostanti, e le forze lealiste filo-Brucchi asserragliate lungo la strada dissestata che porta al centro abitato. La medaglia, a questo punto, non dovrebbe negarvela nessuno.
Dopo le scuse una cosa fatemela dire: ma come vi è calato in mente di farci addirittura fermare al ritorno da una pattuglia dei carabinieri? Non potevate fermarci direttamente voi così i vostri colleghi in divisa avrebbero potuto fronteggiare la criminalità nella favelas aprutina? Si sono messi a ridere pure loro.
Quando la realtà supera l’immaginazione…
Davide Rosci
[…] e speriamo utile, segno tangibile di solidarietà alle lotte contro le dinamiche repressive. […]