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Val Susa, nel bosco non si respira. Cariche ai No Tav

La polizia occupante sta caricando i manifestanti che passeggiano in Clarea. E i servizi sociali braccano i minorenni
La polizia è uscita dal cantiere e spara lacrimogeni ad altezza uomo sui Notav fermi al ponte del Clarea. Aria irrespirabile nel bosco. Gira veloce la notizia sul web e compone il quadro della nuova battaglia combattuta dalle truppe d’occupazione in una Valle che non s’arrende al destino di fondale per grandi devastanti opere.

Questa sera l’iniziativa convocata a Susa è stata spostata in Clarea al canrtiere Tav. Dopo i muscoli mostrati all’autoporto, solo quarantotto ore prima, si torna sul terreno di Chiomonte, dove il fortino/cantiere è ben difeso da tempo. Al punto che il bivacco delle truppe è il principale punto di spesa nella lista di lavori solo mimati, per ora, a uso e consumo della Ue. All’autoporto di Susa le trivelle sono andate via un po’ prima del previsto dopo i primi sondaggi nel sito su cui è prevista la stazione internazionale del Torino-Lione.
Arrivati alle reti i Notav, in serata, hanno inziato la battitura, alcune parti dei muri sono caduti e alcuni metri di filo spinato tagliati. Idranti e lacrimogeni hanno inziato a riempire l’aria dei boschi. Si satura l’aria anche sotto la galleria.
La passeggiata notturna in Clarea chiude la prima giornata del week end No tav che sabato e domenica vedrà a Bussoleno e Chianocco una serie di iniziative gestite dalle donne No Tav e che domenica sera si con un’altra passeggiata in Clarea partendo dal nuovo presidio di Chiomonte. Intanto, stanno arrivando nelle case le convocazioni dei minorenni presso gli uffici di assistenza sociale. Si tratta di provvedimenti richiesti dal Tribunale dei minorenni per i ragazzi che prendono parte a presidi, sit-in, volantinaggi, manifestazioni, attività No Tav, senza che ci sia una configurazione di un reato. Basta essere stati identificati dalle forze dell’ordine mentre si manifesta in Valle. «Mio figlio Francesco, quattordicenne, è stato segnalato, insieme ad altri minorenni, perché volantinava a Susa, a fine settembre», scrive Angela su uno dei siti No tav (La Valle che resiste). (continua su popoff)