Napoli: manganelli, lacrimogeni e idranti contro il corteo #blockbce
- ottobre 02, 2014
- in lotte sociali
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Oggi a Napoli nella reggia sulla collina di Capodimonte è convocato il Governing Council della Bce. Questo organismo riunisce i 18 governatori delle banche centrali e i 6 excutive/director del board della Bce, tra cui il presidente, Mario Draghi. Il vertice è stato convocato per concordare le “politiche di rilancio economico”.
I movimenti sociali, i sindacati di base e la sinistra antagonista sono in piazza per contestare il vertice della Bce e dei banchieri
Un corteo compatto di più di 5 mila persone, lungo la strada percorso dalla manifestazione i negozi sono chiusi ma continui applausi della gente dai balconi e sui marciapiedi lungo viale Colli Aminei accompagnano il passaggio del corteo contro il vertice Bce. “E’ stato fatto terrorismo mediatico – dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del movimento napoletano – non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”. Alcuni petardi e alcuni fumogeni sono stati lanciati davanti al Tribunale dei minori lungo via Colli Aminei a Napoli, dove e’ in corso il corteo di studenti e attivisti organizzato per contestare il vertice Bce che si tiene alla reggia di Capodimonte.
Cariche e fermi all’arrivo del corteo a Capodimonte. I manifestanti hanno tentato di attaccare uno striscione anti-Bce sull’edificio che ospita il vertice; a quel punto le forze dell’ordine hanno iniziato a caricare il corteo e a lanciare lacrimogeni ed usare gli idranti. Dal corteo sono allora partiti petardi e fumogeni verso i cordoni di polizia che dopo avere spaccato il corteo in due tronconi si è ritirata sulle proprie posizioni. Fermato il ragazzo che ha tentato di arrampicarsi per appendere lo striscione: si aspettano notizie sul suo fermo. Nel frattempo i manifestanti si sono ricompattati e stanno tornando verso il centro di Napoli in zona piazza Dante.
Mentre Mario Draghi al vertice della Bce ribadiva che occorre schiantare i lavoratori per reperire le risorse destinate alla stabilità delle banche, un altro Mario ha cercato di entrare al vertice della Bce per raccontare e proporre soluzioni completamente diverse. La sicurezza lo ha fermato, mentre il buonsenso vorrebbe che qualcuno fermi l’altro Mario, quello che governa la Bce e rovina la vita a milioni di persone. Ridateci il “nostro Mario”, tenetevi il vostro!!
Il corteo continua “selvaggio” per le vie del centro e annuncia che non lascerà le strade fin quando non verrà rilasciato il manifestante fermato ormai quasi un’ora fa.
15.30 – Mario, il ragazzo fermato durante il corteo, viene rilasciato e trova in piazza i manifestanti pronti ad accoglierlo con giochi d’artificio. il corteo a questo punto si scioglie.