No ai fascisti di CasaPound. Lettera aperta alla città di Terni
- febbraio 05, 2015
- in antifascismo
- Edit
Chi ama Terni odia il fascismo. Chiediamo che tutta la città si mobiliti per impedire la marcia fascista in occasione delle commemorazioni per la giornata del Ricordo.
Da quasi un anno la Casa del Combattente è diventata la sede di una nota associazione Neo-Fascista di nome Casapound. Questo gruppo di nostalgici ha l’obbiettivo di accreditarsi presso l’opinione pubblica cittadina presentandosi come gruppo di giovani volontari della politica, nascondendo in realtà la vera essenza di tale “movimento” che a livello nazionale conta su legami con associazioni Neonaziste, come Alba Dorata in Grecia, o con politici e imprenditori implicati anche nell’inchiesta “mafia capitale”, tra cui Carminati (il così detto boss nero) ed Alemanno, l’ex sindaco di Roma.
Sono noti per la loro intolleranza e le pratiche di squadrismo. A Terni questi “nuovi” fascisti, oltre ad aver ottenuto una sede all’interno di un edificio storico della città si sono candidati alle elezioni amministrative 2014 ed ora si stanno preparando alle regionali, camuffando le loro reali spoglie dietro campagne populiste e demagogiche. Vedi distribuzione di pacchi di pasta agli italiani, difesa dei diritti degli animali. Un retorica sull’italianità che non nasconde l’odio sociale e razziale.
Il tutto nell’indifferenza generale della politica locale, che sembra non voler comprendere il rischio di una tale presenza in città.
Casapound pur essendo anticostituzionale ottiene sempre maggiori spazi sociali, autorizzazioni e disponibilità; a nulla sembrano servire le normative che ne impedirebbero le rappresentazioni. Normative e delibere di cui lo stesso comune di Terni si è dotato ma senza darne poi continuità.
Questa lettera nasce dall’opportunità di stimolare una riflessione e di richiamare le istituzioni e la cittadinanza al loro ruolo di presidio del valore antifascista della Costituzione e delle legalità che sono propri della storia repubblicana del paese
Ecco chi sono:
– I “bravi ragazzi” di CasaPound fanno il loro debutto (in società) nel 2008 assaltando con spranghe e bastoni un corteo di studenti medi (tra i 14 ed i 18 anni) a Roma, in Piazza Navona. Questa è stata solo la prima delle tante azioni SQUADRISTE messe in atto da questa organizzazione.
– Nel 2011 sono protagonisti di un’altra eclatante aggressione ai danni di militanti del PD di Roma: in una decina hanno lasciato a terra 5 persone a colpi di cinghie, caschi e bastoni solo perché ritenuti rivali politici.
– Sempre nel 2011 un militante di CasaPound Firenze, decide di passare dalle parole ai fatti e di dare il via alla pulizia etnica : il 13 Dicembre uccide due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, e ne ferisce altri 3, di cui uno rimasto paralizzato.
– Nel 2012 il Vicepresidente di Casapound, tale Andrea Antonini, viene indagato dalla procura di Roma per aver procurato un documento falso al latitante Mario Santafede, tra i 100 criminali più ricercati d’Italia perché accusato di spaccio internazionale di droga. La stessa CasaPound è presente con uno strano progetto di “cooperazione” in Birmania (nel quale finanzia un nucleo armato): uno dei paesi che insieme a Laos e Tailandia compone il triangolo d’oro della produzione di Eroina nel mondo.
– Tra Marzo e Aprile del 2014 Trento è stata palcoscenico delle SQUADRACCE fasciste di CasaPound. Prima si sono recati davanti la facoltà di sociologia per dar sfogo al loro maschilismo con insulti sessisti alle donne presenti. Nei giorni successivi invece, si sono dedicati a lunghe passeggiate punitive per il centro città: armati di bastoni e spranghe hanno compiuto ben 4 aggressioni ai danni di giovani ragazzi colpevoli di avere “capelli troppo lunghi” o di indossare la maglietta “sbagliata” al loro passaggio.
– Terni. Maggio 2014. CasaPound ha palesato la sua vera natura. Poco prima del comizio tenuto dal candidato sindaco Piergiorgio Bonomi, spalleggiato dal vice-presidente nazionale Simone Di Stefano, circa venti picchiatori hanno condotto un’azione squadrista all’interno della biblioteca comunale. I fascisti, fatto il loro ingresso all’interno dell’edificio, hanno aggredito tre giovani (fra cui due donne), prima di essere allontanati dal personale della biblioteca. E’ chiaro, quindi, che il numero degli aggrediti poteva essere anche maggiore.
– Cremona. 18 gennaio 2015. Viene assalito da circa 50 neofascisti il csa dordoni. All’interno 8 militanti cercano di difendere la struttura. Emilio, compagno storico del Dordoni viene preso a sprangate e calci in faccia, quando era ormai inerme a terra. Rimane in coma per settimane, il volto completamente distrutto, rischia di perdere un occhio ed ha gravi lesioni interne, soprattutto ai polmoni.
Questi soltanto alcuni episodi, tra i più eclatanti, rendono chiaro che dove tali organizzazioni vengono istituzionalmente legittimate si susseguono episodi di “ordinaria” violenza.
Per questo rivendichiamo e difendiamo le radici antifasciste e pacifiste della nostra città, chiedendo con forza che non venga concesso di sfilare per le vie del centro domenica 15 febbraio. Riteniamo questa una vera e propria provocazione per la storia di Terni ed anche un pericolo per l’ordine pubblico, visti i loro precedenti in tutta Italia e ricordando l’aggressione della bct in occasione della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2014.
Oggi più che mai si deve continuare a praticare, come fecero i partigiani sulle montagne intorno alla conca, e i padri costituenti nel parlamento, l’antifascismo. Occorre negare una legittimazione che troppo spesso sono le stesse istituzioni a garantirgli.
Facciamo appello alla sensibilità di tutti i ternani/e. Invitiamo la cittadinanza a partecipare ad un’assemblea pubblica presso la Siviera lunedì 9 febbraio alle 21.00 per decidere insieme, quale dovrà essere la risposta appropriata della Terni antifascista all’ennesima provocazione, affinché non vengano concessi ancora spazi pubblici, cortei cittadini o sedi.
Rete Antifascista Ternana