Menu

Parlare dei processi ai No Tav al Palagiustizia fa tremare…

Che l’inquisizione contro il movimento notav sia un’anomalia della giustizia italiana lo diciamo da tempo e man mano tutti i nodi vengono al pettine. Centinaia di inquisiti e di reati, che nel tempo sono cresciuti di qualità arrivando ad indagare per sovversione e terrorismo, sono la rappresentazione di come in ballo ci sia molto di più che un treno.


La procura di Torino lavora a ritmi forsennati contro i notav, utilizzando  misure cautelari e obblighi come se piovesse. Si sta consumando un maxi processo, dove l’accusa più grave è resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nell’aula bunker del carcere delle Vallette e da poco è stato proposto un ritmo di 2 udienze a settimana per i prossimi mesi, dalle ore 9 alle 17 con la possibilità di recuperare il sabato.

A queste udienze i pm sfoggiano l’elmetto che li contraddistingue e le udienze si sono tenute senza nemmeno comunicare alla difesa i testi che verrano portati in aula. Insomma, c’è qualcosa che non quadra e alle toghe capeggiate da Caselli piace vincere facile.

Un’anomalia appunto e di questo, con un taglio prettaemnte giuridico, vorrebbe discutere l’ Associazione Nazionale Giuristi Democratici in un convegno-seminario dal titolo “CONFLITTO SOCIALE, ORDINE PUBBLICO,GIURISDIZIONE: IL CASO TAV E IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO” con diversi relatori di indubbia professionalità come, tra gli altri docenti universitari, giuristi, un sostituto procuratore, un ex procuratore.

Quale sede migliore per svolgere un seminario sui temi del diritto? Il Palazzo di Giustizia ovviamente, che ospita diversi convegni sugli stessi temi ma nessuno che abbia il termine che fa infuriare la procura: tav/notav.

Il convegno è organizzato da un’associazione professionale che svolge il suo diritto come normalmente viene fatto tant’è che per chi partecipa c’è la possibilità di ottenere crediti formativi, ma non sia mai! Il convegno è scomodo e addirittura imbarazzante come dice l’articolo di Repubblica di oggi, e quindi sono partite le procedure nelle stanze alte del palazzo per negare magari la sala, adducendo persino motivazioni di ordine pubblico.

Troppe cose da nascondere ci viene da dire? O forse discutere sul piano giuridico di quella che è una caccia alle streghe, fatte persino male, con dati alla mano fa paura a chi si trincera dietro alla figura intoccabile di Caselli che tra poco dovrebbe lasciare?

Permetteteci di pensare male, i fatti ce lo dimostrano.

Qui la locandina completa del convegno-seminario:

CONFLITTO SOCIALE, ORDINE PUBBLICO, GIURISDIZIONE: IL CASO TAV E IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO
PALAZZO DI GIUSTIZIA – Torino 2 dicembre 2013 – ore 15.00/19.00 MAXI AULA N. 2

da Notav.info