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Lander Fernandez ai domiciliari, si smontano le bugie di Madrid

La Corte d’Appello del Tribunale di Roma ha deciso la scarcerazione del giovane basco arrestato con accuse gravissime mercoledi’ scorso, e in realta’ imputato solo per il danneggiamento di un autobus vuoto nel 2002. Si smontano le bugie di Madrid e le stupidaggini pubblicate dai media spagnoli e scopiazzate da quelli italiani.
“Questa mattina la IV Sezione Penale della Corte d’ Appello del Tribunale di Roma ha disposto la scarcerazione di Lander

Fernandez Arrinda, trasferendolo agli arresti domiciliari. La scarcerazione rappresenta la conseguenza logica ad una maxi-operazione di polizia non giustificata da prove giudiziarie fornite dalla magistratura spagnola, mandante politico dell’ arresto avvenuto mercoledì scorso”. A dichiararlo in una nota è Claudio della Rete di attivisti romani di solidarietà per

Lander Fernandez Arrinda: “L’ inconsistenza dell’ impianto accusatorio si somma alla canea mediatica che si è abbattuta su Lander da due giorni a questa parte; sbattendo il ‘ mostro’ in prima pagina, la stampa italiana e spagnola hanno accusato Lander Fernandez di essere membro di ETA, terrorista implicato in episodi stragisti e pericoloso militante eversivo. Un impianto accusatorio che oggi, invece, ci consegna la stupefacente verità della sola accusa di danneggiamento di un autobus vuoto, pendente sulla testa di Lander per fatti risalenti al 2002”. “Quanto accaduto stamattina rappresenta solo una vittoria parziale per la definitiva liberazione di Lander. Siamo invece certi che questa stessa decisione possa essere letta come un grave colpo alla giustizia emergenziale che spadroneggia in Spagna, sempre pronta a reprimere militanti e attivisti per le sole ipotesi di sospetto, in barba ai diritti fondamentali della persona. La battaglia per la liberazione di Lander, dunque, è la battaglia contro lo stato d’ eccezione vigente in Spagna; un neo, una macchia, un marchio che male si sposa con l’ anelito di democrazia propagandato nelle stanze della Moncloa madrilena”.
Di fronte alla buona seppur parziale buona notizia naturalmente la Rete di Solidarieta’ ha annullato il presidio di solidarieta’ convocato per domani sotto al carcere di Regina Coeli dove il ragazzo era stato rinchiuso dopo l’arresto dell’altro ieri.

Chi volesse invece scrivere a Lander per esprimergli la propria solidarieta’ puo’ farlo inviando i propri messaggi a Lander Fernandez Via delle sette chiese 186, Roma.
Sulla vicenda continuano ad arrivare prese di posizione da parte di esponenti politici. Scrive ad esempio il Senatore Radicale Marco Perduca:
“La decisione della IV Sezione Penale della Corte d’Appello del Tribunale di Roma di disporre la scarcerazione di Lander Fernandez Arrinda, arrestato mercoledi’ scorso a seguito di un raid di quelli utilizzati per maxi-retate, trasferendolo agli arresti domiciliari conferma quello che avevamo subito ipotizzato che la complessita’ del “caso Lander” avesse piu’ a che fare colle intricate misure d’emergenza spagnole che coi reati a lui imputati. Mercoledi scorso, con alcuni attivisti della rete di solidarieta’ lo avevo visitato a Regina Coeli, dove era trattenuto in isolamente giudiziario – e dove in virtu’ del sovraffollamento e della mancanza di personale non aveva neanche potuto usufruire dell’ora d’aria – mi era parso tanto tranquillo quanto lo era sabato scorso quando lo avevamo incontrato a lungo coi Deputati Radicali Rita Bernardini e Matteo Mecacci; quella serenita’ oggi e’ stata in qualche modo confermata dalla decisione di scarcerazione.

Adesso occorre che si applichi a pieno il diritto penale italiano e negli sviluppi giudiziari si tenga di conto delle misure d’eccezione spagnole che sono distanti dagli obblighi internazionali contenuti della Convenzione europea dei diritti umani. Credo anche che debbano essere ringraziati tutti, militanti e giuristi democratici, della collaborazione fin qui garantita perche’ son riusciti a sollevare un caso in linea colla richiesta di legalita’ costituzionale che muove quotidianamente noi Radicali. Anche grazie a loro continueremo a seguire la vicenda.”
Marco Santopadre da Contropiano