No Tav alla sbarra:udienza preliminare davanti il GIP di Torino il 6 luglio
Era nell’aria. Si era capito da tempo che la procura di Torino aveva intenzione di fare un processo esemplare, per colpire a fondo un movimento che, dopo un anno di lotta durissima, non molla e non si piega.
Giancarlo Caselli, il regista dell’operazione, l’uomo del PD a capo della procura, è confermato nella carica, nonostante il superamento dei limiti di età. Subito dopo viene resa nota l’agenda del processo No Tav.
L’udienza preliminare è stata fissata il sei luglio. Poi si procederà a tappe forzate per l’intero mese: un’udienza al giorno, sabati compresi, sino alla fine del mese. Un vero tour de force, una procedura adottata
solo per i grandi processi di mafia o per procedimenti di grande rilievo mediatico.
Dei No Tav arrestati il 26 gennaio ne restano in carcere quattro, altri sono ai domiciliari, altri ancora subiscono restrizioni varie.
Il 6 luglio alla sbarra ci saranno 46 No Tav: la procura ha ottenuto dal Gip il rinvio a giudizio per tutti i compagni e le compagne sinora coinvolti nell’inchiesta per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica dello scorso 27 giugno e per la manifestazione nazionale del 3 luglio.
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