Si è impiccato nel bagno del carcere di Ancora. Il cadavere di Mauro Fores, detentuo a Montacuto per omicidio volontario della moglie, è stato ritrovato questa mattina.
L’uomo era affetto da patologie psichiatriche ed era seguito dal servizio psichiatrico del’Asur. Foresi da gennaio non vedeva la figlia Milena, rimasta a lungo in stato di choc per aver assistito alla morte della madre.
Mauro Foresi aveva sempre sofferto di patologie mentali. I suoi disagi psichici si erano aggravati dopo che il fratello Maurizio era morto per una malattia e dopo che la crisi economica aveva messo in difficoltà la sua attività. Lo scorso 14 gennaio, dopo l’ennesimo litigio, aveva impugnato un revolver e aveva sparato alla moglie. La figlia, testimone dell’omicidio, era corsa a chiamare i soccorsi. L’omicida si era barricato in casa, una villetta bifamiliare in via della Repubblica a Civitanova, e solo dopo una lunga trattativa si era arreso ai carabinieri, consegnando il revolver.
“Questo è l’ennesimo episodio – dichiara Italo Tanoni, Garante regionale dei detenuti – di una serie di fatti drammatici e luttuosi che dimostra l’urgenza di interventi risoluti per migliorare le condizioni di vita negli istituti penitenziari marchigiani. Il sovraffollamento delle carceri, accompagnato dal sottodimensionamento del personale penitenziario – continua Tanoni – rende la situazione insostenibile e la condizione di disagio dei detenuti si amplifica sempre di più”.
fonte: RaiNews24
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