A Isernia, questura e procura a colpi di "codice Rocco" contro il dissenso…
- ottobre 06, 2012
- in antifascismo, emergenza, lotte sociali
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Dopo il Decreto penale di condanna a 7 antifascisti per aver cantato BELLA CIAO, la Procura di Isernia continua la sua opera repressiva, con l’applicazione del regio decreto fascista e condanna ora altri tre compagni a sette giorni di reclusione per aver “promosso una manifestazione non comunicata tre giorni prima“.
Le nuove condanne riguardano la contestazione avvenuta durante l’inaugurazione dell’auditorium di Isernia. Quel giorno centinaia di cittadini isernini contestavano la mega opera ennesima cattedrale del deserto in odor di cricca.
Il Pm Scioli, che ha richiesto la condanna sia per gli antifascisti sia per i tre compagni ora condannati, è lo stesso che ha archiviato per ben tre volte le denunce sugli scandali dell’auditorium e le denunce presentate per apologia di fascismo contro “fascismo e Libertà”
La misura è colma: ancora una volta, attraverso il PM Scioli ed il Gip Messa il Tribunale di Isernia mostra il suo vero volto, tipico della giustizia borghese che archivia le inchieste sulle cricche, i comitati d’affari e i fascisti e diventa il braccio armato della questura per reprimere il dissenso e la libertà di movimento
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