Da oggi Abdou Lahat Diop può sentirsi nuovamente un uomo libero. Il giudice del tribunale di Oristano ha pronunciato una sentenza di assoluzione perché al momento del fatto Abdou non risultava in grado di intendere e di volere. Ora Abdou Lahat è un cittadino libero a tutti gli effetti. Nei prossimi giorni tutte le organizzazioni aderenti al comitato metteranno in campo iniziative di raccolta fondi per sostenere le spese legali e organizzative.
L’avvocato Dario Sarigu, legale di Abdou, durante l’udienza ha presentato la richiesta di disponibilità ad accogliere temporaneamente Abdou Lahat Diop presso la struttura residenziale del centro sardo di solidarietà – associazione “l’Aquilone” di Cagliari. Il presidente dell’associazione “L’Aquilone” Don Carlo Follesa, sensibile alle istanze del comitato, in presenza dei rappresentanti del comitato sardo “Stop Opg” Gisella Trincas e Roberto Loddo, ha sottoscritto il documento di disponibilità all’accoglienza temporanea di Abdou per tutto il periodo della libertà vigilata senza prescrizioni. Ringraziamo del sostegno la comunità senegalese, tutte le organizzazioni e i liberi cittadini sensibili al rispetto dei diritti civili che hanno sostenuto le iniziative di mobilitazione. Cosi come ci siamo mobilitati per Abdou Lahat, chiediamo che rimanga altissima la vigilanza e la segnalazione di casi simili perché fino a quando non chiuderanno definitivamente gli Opg, nessun cittadino deve essere più internato.
Invitiamo tutti a continuare con noi questa battaglia di legalità, Il 26 Gennaio saremo a Roma alla riunione del comitato nazionale per avviare la campagna nazionale “Un Volto, Un Nome”, perché sono ancora 35 i cittadini sardi ancora internati negli OPG della penisola. Un orrore che deve essere cancellato definitivamente dal Governo e dal Parlamento. Per questo motivo, come comitato sardo “Stop Opg” chiediamo che la Regione Sardegna, insieme alle Asl e i Dipartimenti di Salute Mentale, si mobilitino per assistere e curare i nostri cittadini sardi internati, nei propri luoghi di residenza. Vogliamo evitare che il loro ritorno avvenga attraverso la costruzione di “piccoli manicomi” mascherati da strutture terapeutiche. Vogliamo che la loro accoglienza sia connessa alla reale attivazione di progetti e percorsi individuali di recupero e reinserimento sociale.
Comitato sardo “Stop Opg”
Organizzazioni aderenti al Comitato Sardegna STOP OPG: Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica, Associazione “5 Novembre”, Forum Sardo Salute Mentale, Cgil Sarda, SOS Sanità Sardegna, Assemblea Territoriale di Cittadinanza Attiva, Tribunale per i diritti del Malato Sede di Cagliari, Associazione Culturale “Art Meeting”, Cooperativa Sociale “I Girasoli”, Cooperativa Sociale “Asarp Uno”, Arci Sardegna, Rivista di cultura poetica “Coloris de Limbas”, SPI CGIL Sardegna, Cooperativa Sociale “Il Giardino di Clara”, Cooperativa Sociale “Giardino Aperto”, Comunità Casamatta, Associazione art.21, Conferenza Volontariato Giustizia della Sardegna, AUSER. Rivista “Sociale e Salute”, Associazione “Progrè” Comitato “A Casa mia”, USB Unione Sindacale di Base, ABC Associazione Bambini Celebrolesi, Asecon Ong, Sviluppo e Territorio – Società Cooperativa Sociale arl di tibo B, ASCE Associazione Sarda Contro l’Emarginazione. Comunità senegalese in Sardegna
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