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Abolire il dissenso e chiudere gli spazi sociali. Sgomberato anche il centro sociale Buridda di Genova.

E’ un vero tsunami di sgomberi quello che le forze del cosiddetto ordine stanno portando avanti da qualche settimana a questa parte a livello nazionale, per lo più nei confronti di occupazioni a scopo abitativo ma, come nel caso di questa mattina a Genova (città governata da un’amministrazione Sel-Pd), ci è finito anche uno storico centro sociale, occupato ormai da dieci anni.

Poco prima dell’alba un imponente schieramento di polizia e di vigili urbani ha accerchiato l’ex facoltà di economia di via Bertani chiudendo varie strade al traffico. Una cinquantina di agenti hanno fatto irruzione nel palazzo, allontanando le due persone che erano all’interno ed hanno preso possesso della struttura mettendo i sigilli al centro sociale Buridda su mandato della procura del capoluogo ligure che ha disposto il sequestro preventivo dello stabile dopo la denuncia presentata dagli uffici del Patrimonio.
Mentre le operazioni di sgombero erano in corso il tam tam fatto partire dallo Sportello per il Diritto alla Casa sulle reti sociali ha richiamato sul posto un certo numero di attivisti e di simpatizzanti,

Il provvedimento di sequestro risale alla fine del 2012 ed è stato firmato dal gip Roberto Fucigna su richiesta dei pubblici ministeri Cotugno e Ranieri Miniati. Contro il centro sociale erano stati presentati vari esposti da parte di un giudice della Corte di appello di Genova, residente nella zona. Ufficialmente Tursi dice di non sapere nulla dello sgombero, ma i giovani arrivati di corsa in via Bertani la pensano diversamente: “E’ una chiara decisione politica” denunciano gli attivisti.

da contropiano.org  4/6/2014

Comments ( 3 )

  • […] 25 perquisizioni, dirette principalmente con gli animatori dell’Asilo Occupato di via Alessandria Abolire il dissenso e chiudere gli spazi sociali. Sgomberato anche il centro sociale Buridda di […]

  • Milko PELLEGRINO

    Mi sembra giusto chiudere tutte quelle officine di dissenso violento organizzato, sia di destra che di sinistra.
    Quindi sì alla chiusura di Forza Nuova, di Casa Pound etc.di stampo razzista/ nazifascista, da una parte, ma anche di tutte quelle associazioni che si definiscono arbitrariamente “centri sociali”, “spazi sociali” etc. ma sono niente meno che COVI ANTISOCIALI, spesso anarcoidi, antagonisti e comunisti di lotta,che rifiutano le Leggi vigenti, quando non fanno loro comodo.
    Sia di destra che di sinistra sono campi avvelenati e, a volte, minati per i giovani, già fin troppo affascinati dagli atteggiamenti estremi e trasgressori che possono incontrare fuori. Non mi sembra il caso avvelenarli anche politicamente.