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Al carcere di Voghera sospeso il servizio sanitario notturno

Per protesta i detenuti hanno iniziato da una settimana la battitura delle sbarre

I detenuti del carcere di Voghera hanno iniziato, dal fine settimana scorso, la battitura delle sbarre per manifestare contro la decisione delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali di sospendere il servizio sanitario interno, nelle ore notturne e nel fine settimana, a partire dal prossimo 1 novembre. A darne notizia è l’associazione “Yairaiha Onlus”, che da oltre 10 anni è impegnata per i diritti dei detenuti.

La protesta dei detenuti fa eco a quella del personale medico delle carceri di Voghera, Pavia e Vigevano, che già da alcuni giorni sono in agitazione per via dei tagli sugli stipendi partiti già nel 2017 ed oggi ridotti al punto che nessun medico ha partecipato all’ultimo bando per il rinnovo del contratto rifiutando di continuare ad operare in condizioni capestri. “Oltre al chiaro disagio dei 22 sanitari penitenziari che rischiano di perdere il lavoro – denuncia la Presidente Sandra Berardi, – quelli che subiranno principalmente le conseguenze delle scellerate scelte dell’Azienda sanitaria saranno proprio i detenuti per il quali la presenza del personale medico all’interno della struttura rappresenta un presidio di fondamentale e vitale importanza”.

L’associazione Yairaiha sottolinea che il presidio che assume una valenza ancora maggiore se si considera che la vita delle persone detenute è affidata non solo al personale medico ma anche alla disponibilità del personale penitenziario nei casi in cui si rende necessario il trasferimento in ospedale. “E’ del tutto evidente – spiega sempre Berardi – che la sospensione del servizio sanitario nelle ore serali e notturne e nei fine settimana, proprio quando il personale penitenziario è fortemente ridotto, mette a repentaglio la vita delle persone detenute molte delle quali soffrono svariate e gravi patologie, per le quali anche 1 minuto di ritardo nell’intervento può assumere conseguenze drammatiche”.

Ai colloqui per il rinnovo ( annuale) del contratto, che si sono tenuti negli uffici di viale Repubblica a Voghera, si sono presentati solo dieci medici, sui diciotto in scadenza; la precedente intesa era valida fino al giugno scorso ed è stata poi prorogata di tre mesi fino al 31 ottobre. Dal 1° novembre, dunque, il personale medico delle carceri si riduce a 10 unità, rispetto all’organico teorico di 22.

Damiano Aliprandi

da il dubbio