Alfredo Cospito trasferito dall’ospedale San Paolo al carcere di Opera
Alfredo Cospito può morire in carcere, l’anarchico lascia l’ospedale San Paolo e torna ad Opera al 41 bis
Alfredo Cospito, in sciopero della fame contro il regime carcerario del 41-bis dal 20 ottobre 2002, è tornato nel carcere di Opera dopo circa due settimane passate in ospedale San Paolo di Milano. Lo ha annunciato l’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini
Cospito era stato trasferito all’ospedale San Paolo di Milano l’11 febbraio dopo che le sue condizioni di salute erano molto peggiorate per via dello sciopero della fame. Durante il periodo in ospedale aveva assunto degli integratori, ma da alcuni giorni ha ripreso a bere soltanto dell’acqua, con zucchero e sale. Secondo Il medico di fiducia, consulente dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, dopo una visita sabato scorso aveva chiarito che “persiste” un quadro di “grave denutrizione” con “atrofia muscolare diffusa“. Aveva parlato di una condizione ancora stabile coi parametri vitali che tengono, “sovrapponibile” a quella dei giorni scorsi, ma che potrebbe “aggravarsi di giorno in giorno“. Di diverso avviso invece i medici del San Paolo, dove era giunto lo scorso 11 febbraio: secondo quanto appreso dall’Ansa da fonti giudiziarie e ospedaliere, le condizioni di Salute di Cospito restano stabili e senza segnalazioni nelle ultime ore di particolari criticità. Da qui dunque la decisione di ritrasferirlo presso il carcere di Opera, dove era stato portato a fine gennaio dal carcere di Sassari, dove era inizialmente detenuto sempre in regime di 41 bis.
Il trasferimento di Cospito arriva quattro giorni dopo che la Corte di Cassazione, ha respinto il suo ricorso contro il regime del 41-bis a cui è sottoposto. Dopo la sentenza, Cospito ha confermato di voler continuare lo sciopero della fame.
Il commento a Radio Onda d’Urto di Ornella Favaro, dell’associazione Ristretti Orizzonti. Ascolta o scarica
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