È stata un’altra notte di genocidio nella Striscia di Gaza, la terza consecutiva dopo la rottura unilaterale della tregua con la ripresa dell’assalto militare da parte di Israele. 71 i palestinesi uccisi stanotte in bombardamenti che hanno colpito numerose abitazioni a Khan Yunis e in altre aree della Striscia.
Sono oltre 470 palestinesi uccisi in meno di 72 ore, che si vanno a sommare, in un macabro bilancio, alle decine di migliaia morti sotto le bombe di Tel Aviv tra il 7 ottobre 2023 e il 19 gennaio 2025. Anche durante la tregua, l’esercito di occupazione israeliano non aveva mai davvero smesso di attaccare e uccidere nella Striscia.
Cinque invece i membri dello staff dell’agenzia delle Nazioni Unite per i soccorritori palestinesi, l’UNRWA, sono stati uccisi negli ultimi giorni, secondo il commissario generale dell’agenzia Philippe Lazzarini.
“Negli ultimi giorni altri cinque membri dell’UNRWA sono stati confermati uccisi, portando il bilancio delle vittime a 284. Erano insegnanti, medici e infermieri: servire i più vulnerabili”, ha detto in una dichiarazione pubblicata su X.
La testimonianza a Radio Onda d’Urto di Samu Abu Omar, cooperante di numerose realtà solidali italiane attive a Gaza e nostro collaboratore. Ascolta o scarica
I soldati di Tel Aviv continuano inoltre a espandere l’occupazione via terra. L’Idf ha annunciato un’operazione “nel centro-sud” della Striscia, di fatto per espandere il corridoio Netzarim rioccupato ieri.
Il portavoce della sezione media arabi dell’IDF, Avichay Adraee, ha rilasciato una dichiarazione in cui proibisce ai palestinesi di utilizzare la via Salah al-Din, una delle principali arterie che attraversano la Striscia, per spostarsi tra nord e sud, annunciando che l’esercito israeliano ha lanciato una “operazione di terra limitata”. Adraee ha affermato che i palestinesi per spostarsi devono farlo solo attraverso la via al-Rashid lungo la costa e, per la loro sicurezza, devono evitare di avvicinarsi ai soldati israeliani.
Su Radio Onda d’Urto il commento di Shurki Hroun dell’UDAP, Unione Democratica Arabo Palestinese. Ascolta o scarica
Dallo Yemen, gli Houthi affermano di aver lanciato un missile ipersonico in direzione dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Israele sostiene di averlo intercettato. Proseguono le mobilitazioni pro-Palestina in tutto il mondo e in Italia. Per quanto riguarda Brescia: domani alle 13 i Sanitari per Gaza saranno in presidio davanti alla Poliambulanza; sabato alle 11 appuntamento per un presidio in piazza Vittoria, zona fermata della metro, lanciato dal Coordinamento Palestina.
Anche dentro Israele ieri ci sono state manifestazioni, ma non certo pro Palestina. Si tratta di proteste contro il governo Netanyahu per la questione degli israeliani ancora prigionieri a Gaza. Si sono verificati scontri con la polizia davanti alla casa del premier israeliano a Gerusalemme. Oggi, inoltre, a Tel Aviv si riunisce il gabinetto che dovrebbe votare la rimozione del capo dello Shin Bet, il servizio segreto interno i cui vertici sono sotto accusa per essersi fatti cogliere di sorpresa il 7 ottobre 2023.
Un compagno palestinese a Radio Onda Rossa dice che il genocidio non si è mai fermato. Racconta dei bombardamenti nella Striscia di Gaza, che in poche ore hanno causato la morte di centinaia di persone tra cui moltissimi bambini e bambine, in una situazione in cui manca tutto e chi è ferito non può essere soccorso. Inoltre sottolinea l’importanza del sostegno alla resistenza palestinese in un momento in cui gli interessi politico-economici degli Stati Uniti, dei Stati Europei e dei Paesi Arabi si giocano sulla pelle della popolazione palestinese. Ascolta o Scarica
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