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Ancona: Sigilli al Csa Asilo Politico. In nome di cosa?

Il comunicato del Collettivo e le adesioni in solidarietà

Da dove iniziamo?

Dal presente o dal passato?
Forse per correttezza sarebbe meglio iniziare dal 2011, anno della nostra occupazione.

In quell’anno un gruppo di attivisti decise di ridare vita allo stabile di via Primo maggio, 126 chiuso in seguito a un incendio. Nacque così il Csa Asilo Politico. Appena entrati, l’edificio fu trovato in pessime condizioni e in totale stato di abbandono, così come il giardino saturo di cumuli di spazzatura. Grazie al nostro intervento quel luogo è stato riconsegnato alla sua città attraverso attività culturali e sociali, diventando anche sede della Polisportiva Antirazzista Assata Shakur. In questi 8 anni l’anima e la forza dello spazio si è basata su un collettivo fluido e mutevole, tanto che non riusciremo a contare tutte le persone che vivendolo hanno contribuito alla sua esistenza.

Un’autogestione che dura da più di otto anni; lotte sociali che ci hanno visti protagonisti nelle piazze di tutta Italia e di mezza Europa; lo sport popolare di cui siamo stati un primo esempio a livello nazionale, la lotta per il diritto all’abitare con l’esperienza di Casa de Nialtri; lotte ambientali con i movimenti Trivelle Zero Marche, No Tav e Terre in Moto; il contrasto all’omofobia con la realizzazione del primo Pride delle Marche; cultura alternativa, autoproduzione, solidarietà, mutualismo, antirazzismo ed equità di genere. Tutto questo è quello per cui siamo in Movimento!

Per sostenere tutte queste attività abbiamo sempre ricorso a varie iniziative di autofinanziamento che ci hanno permesso di realizzare tutti i progetti che hanno sempre trovato legittimazione nella cittadinanza di Ancona.

Arriviamo adesso al presente: dopo la tragedia di Corinaldo i controlli e le verifiche sullo stato di sicurezza dei locali notturni si sono intensificate, la Polizia effettua controlli e sopralluoghi nelle discoteche anconetane ma, senza ancora capire bene per quale criterio, veniamo equiparati ad esse, ed è il Csa Asilo Politico ad essere sgomberato. 

Il tema della sicurezza della vita notturna ci è sempre stato a cuore ed abbiamo sempre prestato massima attenzione per garantire incolumità a chi attraversava le mura del Centro Sociale.
Se pensiamo che in otto anni di attività non c’è stato un fatto di cronaca riguardante il nostro spazio, pensiamo di poterci ritenere soddisfatti del lavoro fatto e riteniamo che questo sia un dato oggettivo che ci deve essere riconosciuto da tutte e tutti, anche dalle istituzioni competenti.

La vicenda di Corinaldo è frutto di una logica commerciale e di profitto sulla pelle di giovani e giovanissimi a cui ci siamo opposti proponendo noi un’alternativa.

Siamo consapevoli dei lavori che andavano effettuati ed infatti abbiamo sempre avuto un fondo cassa attivo per la ristrutturazione dello stabile tanto che in otto anni sono state svolte numerose azioni di manutenzione, sempre a nostro carico, per permettere a chi ne usufruiva di farlo in un clima tranquillo e tutelato.

Possiamo assicurare che ad ogni evento organizzato è sempre stato presente un servizio d’ordine addetto al controllo dell’ingresso e all’interno di questo così da garantire che il numero delle persone non superasse mai quello consentito dalla capacità di capienza dell’edificio.

Il concetto che ci preme ribadire per rispondere pubblicamente a questo atto, che ci risulta come un attacco all’unica esperienza di conflitto sociale della città, è l’errata categorizzazione del nostro spazio e dunque, di tutti i criteri che ne conseguono. Siamo una spazio sociale e collettivo e non un locale notturno, tutti gli eventi che abbiamo organizzato sono stati fatti con lo scopo di dare uno spazio ai giovani anconetani: sia agli artisti emergenti che hanno trovato nel palco dell’Asilo un’opportunità per esprimersi , sia per quelli che partecipano da spettatori.

Il clima che si respira durante le nostre serate è così tranquillo che negli anni si è creata una vera e propria famiglia di affezionatissimi e affezionatissime. Chi partecipa agli eventi è consapevole dello spazio in cui sta entrando, all’ingresso viene sempre chiesta un’offerta libera e volontaria per far in modo che tutti e tutte possano contribuire alla crescita di quello spazio.

Le persone che organizzano eventi nel nostro spazio lo fanno tutti e tutte a titolo gratuito o con un rimborso spese minimo, l’obiettivo delle serate non è quello del profitto ma quello della condivisione di un’altra idea di socialità, di aggregazione e di divertimento. Gli eventi culturali promossi non mirano ad un guadagno ma a fornire un intrattenimento alternativo che altrimenti non troverebbe spazio da nessuna altra parte.

Tutti i ricavati hanno finanziato le molteplici attività svolte dal nostro collettivo, e possiamo dirlo senza nasconderci o vergognarci che senza gli eventi fatti al Csa Asilo Politico non avremmo mai avuto le possibilità per organizzare mobilitazioni come Ghetto in Marcia o il Mondialito Antirazzista, esempio di sport popolare imitato e applaudito in tutta Italia. E queste sono solo due esempi tra i migliaia che avremmo potuto fare.

In una situazione come quella attuale in cui la repressione si nasconde dietro il volto della sicurezza, in cui gli spazi sociali e le esperienze alternative sono sotto attacco, ci sentiamo di far parte di quella parte scomoda del paese che vogliono nascondere sotto il tappeto. L’esperienza di Riace ci insegna che alcune volte per fare la differenza e per riuscire a creare qualcosa di veramente efficace e condiviso è necessario uscire dallo schema formale delle leggi e delle norme scritte.

La circolare del nostro sgombero arriva direttamente dal Ministero degli Interni ed è una conseguenza del Decreto Sicurezza, lo stesso Decreto che in nome della sicurezza lascia in mare uomini, donne e bambini, lo stesso che emana il daspo urbano ai senza tetto invece di trovargli una casa, lo stesso che sta portando avanti sgomberi e repressione in tutto il paese per bloccare ogni forma di resistenza dal basso, come lo sgombero del Baobab ci dimostra.

Siamo fieri di essere dalla parte di chi resiste e lotta e rivendichiamo ancora una volta la nostra esistenza , che si basa sul conflitto e sull’autogestione, che mostra le contraddizioni della società attuale e che si impegna attraverso la partecipazione fisica, con i corpi, i cuori e le menti, a cambiare veramente le cose. Per questo non permettiamo in alcun modo di essere paragonati ad un locale che fa serate. Sgomberando l’Asilo Politico non si sgombera solo un luogo di festa ma uno spazio di lotta e socialità in cui centinaia di persone anconetane ci hanno lasciato un pezzo di cuore.

Il nostro spazio si è più volte trovato a confrontarsi con le istituzioni locali e gli organi di controllo come Polizia ecc… attraversando anche un momento in cui l’amministrazione locale ci aveva dato il permesso di stare lì, perciò che oggi venga alzato tutto questo clamore di fronte a una cosa che tutti già sapevano rasenta il ridicolo. In nome di quale sicurezza siamo SOLO noi a pagarne le conseguenze mentre i bambini e gli studenti di questa città continuano ad andare in scuole pericolanti, rischiando che i soffitti delle aule gli crollino in testa? Come infatti è successo a Milano e come con il condono edilizio firmato dal governo si permetterà di ricostruire in zone ad alto rischio sismico proprio nella nostra regione.

Chiediamo che ci venga riconosciuta la nostra funzione ad esistere, che ci venga lasciato il tempo per mettere a norma l’edificio o che ci venga trovato un altro spazio per portare avanti tutte le nostre iniziative. Non possono essere dei sigilli a fermare un’ esperienza così larga e consolidata come il Csoa Asilo Politico, perché se si sta realmente parlando della necessità di trovare un edificio a norma, di spazi abbandonati e disponibili la nostra città sfortunatamente abbonda mentre se il problema è politico sono le nostre attività a parlare e a legittimarci. Sappiamo che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta.

CSA ASILO POLITICO

ALLEGHIAMO L’ELENCO DEGLI ANCONETANI/E, DELLE ASSOCIAZIONI/COLLETTIVI E DEGLI ARTISTI/E CHE HANNO SOTTOSCRITTO IL NOSTRO COMUNICATO
(se volete mandarci la vostra sottoscrizione basta scriverci sulla pagina facebook)

Firme

Adriano Sofri, Guido Viale, Loris Campetti, Anna Bravo, Bruno Giorgini, Angelo Iervolino, Mauro Pirani , Moreno Biondi, Giorgio Bramucci, Loris Pasquini, Luca Lorenzetti, David Orchia Fabbri, Fabio Polverini, Mattia Santin, Rossano Pigini, Roberto Rosigarello, Alan Block, Matteo Moschini, Serena Capecci, Matteo Mengarelli, Maurizio Leprini, Daniele Grassini, Claudio Quinzi, Lorenzo Ravano, Vincenzo Melita, Vincenzo Bandiera, Luca Pirondini, Francesco Alunni, Lorenzo Zandri, Alessandro Annini, Alessandro Gennari, Amilcare Tonnarelli, Mattia Guazzarotti, Gabriela Solustri, Fabio Alessandrelli, Edison Pemaj, Federica Eftaxias, Demetra Giovagnoli, Gabriele Bianchelli, Matteo Pesaresi, Barbara Battistoni, Mirco Baldini, Francesca Buonanno, Barbara Venturi, Gianmarco Bertini, Lorenzo Burattini, Matteo Loparco, Giulia Burzacchini, Stefano Ancarani, Giacomo Gnemmi, Lucia Pauri, Daniele Pietroni, Michele Pietroni, Matteo Pignocchi, Enrico Mariani, Matteo Bilei, Alberto Panichella, Alessandro Ricciotti, Antonio Astolfi, Manuel Colangelo, Aurelio Di Carlo, Riccardo Rotini, Giovanni Di Stasi, Leonardo Boncelli, Bruno Mentrasti, Giorgio Sebastiani, Marco Bragoni, Irene Antomarini, Michele Aberle , Emiliano Stazio, Nicola Fabretti, Simone Papalini, Ludovico Cantarini, Sara Galeazzi, Francesco Rubini, Francesco Pesaresi, Matteo Polonara, Davide Ritelli, Nicola D’Andrea, Giulio Bompadre, Giulia Zingaretti, Emanuele Ritelli, Lorenzo Ritelli, Eleonora Coppari, Sara Malak, Giovanni Purpura, Veronica Cerasa, Elena Zallocco, Loris Valeri, Piero Lucchetti, Silvana Pazzagli, Stefano Schirru, Silvia Franceschetti, Loretta Boni, Alessandro Della Lunga, Davide Ballanti, Samuele Brunori, Maria Francesca Mori, Gaia Schiavoni, Anna Gaggiotti, Luigi Poli, Giacomo Fracascia, Anna Di Palma, Michele Aberle, Loredana Galeano, Diletta Libenzi, Federico Piattellini, Chiara Cardellini, Sara Cardellini, Pietro Di Pietro, Giovanni Gobbi, Sonia Bernacchia, Andrea Angeloni, Nicola Gobbi, Roberto Picciafuoco, Sara Mattera, Tommaso Pieralisi, Davide Barucca, Giovanni Aquili, Ciro Salemi, Tommaso Palmieri, Giulia Tenenti, Andrea Speranza, Cristiano Carloni, Giacomo Comandini, Roberta Petetti, Andrea Romaldi, Francesco Mazzanti, Riccardo Lucarini, Sergio Sinigaglia, Valerio Masetti, Claudio Cristiani, Matteo Mastrogiacomo, Alfredo Antomarini, Livio Andreola, Sergio Zampini, Andrea Vita, Francesca Improta, Carlo Pavoni, Pietro Ferrara, Lorenzo Malatesta, Fabio Abeti, Valentina Provinciali, Giulia Alfonsi, Danilo Gioacchini, Giacomo Gnemmi, Arianna Ramone, Roberta Battinelli, Claudio Fena, Matteo Mata, Lorenzo Castignani, Corrado Verdolini, Lorenzo Conforti, Leonardo Monaldi, Massimiliano Galli, Alessio Funari, Mauro Gentile, Valentina Bucci, Filippo Saverini, Andrea Rosati, Lara Pierini, Laura Petri, Roberto Giuffrida, Angelo Ridolfi, Caterina Casamassima, Elisabetta Angelelli, Paola Cartaginesi, Teresa Garofalo, Marco Abeti, Marco Fiordomo, Nikita Mirleni, Lara Pierini, Rocco Franceschetti, Claudio Paolinelli, Jacopo Verga, Paola Cartaginese, Marco Teatini, Simone Boa, Zoe Casagrande Montesi, Alessio Napolitano, Simone Santoni, Pierluigi Sonnino, Pierfrancesco Ulisse, Paola Maiolatesi, Riccardo Rossi, Diletta del Gatto, Federico Romano, Teresa Garofalo, Marco Fiordomo, Maio Cecchetti, Carlo Giamagli, Luca Nolfi, Mattia Ciarrocchi, Alessio Funari, Massimiliano Galli, Valentina Dorma, Sara Avanzolini, Manuel Dolcini, Nikita Mirleni, Luca Pirondini, Daniele Spinsanti, Leonardo Monaldi, Marco Abeti, Lorenzo Castignani, Marco Costa, Fausto Fornaciari, Angelo Ridolfi, Lea di Tullio, Valentina Provinciali, Silvia Lastei, Giulia Loparco, Claudia Donzelli, Silvia Ramini, Alessia Giorgi, Jacopo Umberto Verga, Mariluce Micucci, Franca Pizzi, Claudio Vagnarelli, Carlo Sdogati, Andrea Corelli, Marco Antomarini, Chiara Cipolletta, Diego Gentili, Fabio Carletti, Francesco Casanova, Silvia Scortichini, Kevin Gasparoni, Mattia Mariscoli, Lara Pierini, Simone Santoni, Luigi Nuzzo, Alessandro Cervelli, Stefano Batocco, Mauro Mercatali, Donatella Discepoli, Andrea Bontempi, Italo Di Sabato

Collettivi/associazioni

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