Menu

Ancora condanne per chi si mobilita pacificamente e democraticamente

La IV sezione del tribunale di Napoli ha condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi nove attivisti dei “Comitati per la quarta settimana”, tra cui Francesco Caruso. Ci pare davvero incredibile che si possa venir condannati per una iniziativa di protesta pubblica, pacifica e simbolica avvenuta nell’ottobre 2004 presso l’Ipercoop di Agragola, che si concluse con la distribuzione a scopo simbolico ai clienti dell’ipermercato, di poche scatole di pomodoro e pasta date volontariamente ai manifestanti dalla direzione della stessa azienda, come testimoniato anche dagli agenti della digos presenti.
Vogliamo esprimere la nostra solidarietà verso gli imputati, vogliamo rimarcare che i temi della precarietà del lavoro e del carovita costituiscono a tutt’oggi gravi questioni che interrogano in maniera pressante l’agire delle forze sociali e l’agenda delle forze politiche.
Migliaia di procedimenti giudiziari gravano sulle lotte sociali di questi anni, dal mondo del lavoro, alla scuola, ai movimenti ecologisti e contro la guerra, minacciando il protagonismo sociale di un’intera generazione e l’emergere di nuovi movimenti.
La sentenza del tribunale di Napoli colpisce tutti noi che in questi anni abbiamo costruito reti, movimenti, prodotto una nuova stagione della partecipazione e di aver animato la vita democratica del paese, contribuendo a promuovere valori di solidarietà e di giustizia sociale e forme di rinnovamento nella rappresentanza della società civile.

primi firmatari:
Michele De Palma, Italo Di Sabato, Pierluigi Sullo, Salvatore Amura, Piero Sansonetti, Don Andrea Gallo, Don Vitaliano Della Sala, Bruno Bartolozzi, Haidi Giuliani, Ramon Mantovani, Maurizio Acerbo, Gino Sperandio, Paolo Cacciari, Peppe De Cristofaro, Luigi Pirelli, Massimo Algarotti, Francesco Manna, Paolo Orrù, Marcella Stumpo, Eduardo Sassi, Francesco “baro” Barilli, Giancarlo Torricelli, Leonardo Ragozzino, Michele Citoni, Lillia Francesca

per adesioni: osservatorio@posta.rifondazione.it