Il ministero della Sanità di Gaza riporta che nove palestinesi sono stati uccisi e decine feriti dagli spari israeliani mentre la folla aspettava i camion degli aiuti in piazza Kuwait a Gaza City. “Bombardare assembramenti di persone affamate è diventata una routine quotidiana praticata dall’occupazione e vista dalla comunità internazionale sugli schermi”, ha detto Ashraf Al-Qidra, portavoce del ministero. Dal 7 ottobre i palestinesi uccisi da Israele sono 31.184, di cui almeno 72 nelle ultime 24 ore nei bombardamenti tra la notte e la mattinata. Colpite Al-Zaytoun e Gaza City, oltre a Jabalia, nel nord, Nuseirat, al-Bureij, al-Maghazi, Deir al-Balah. Jet israeliani in azione su Khan Yunis, compreso il centro, mentre a Rafah sono state prese di mira abitazioni nel quartiere di El Geneina, mentre altre aree sono state bombardate vicino a centri di accoglienza e tende per sfollati, un milione e mezzo nella città al confine con l’Egitto.
Su Rafah, per ora, non parte l’annunciata invasione via terra israeliana. “L’opinione pubblica israeliana sta perdendo fiducia nelle capacità di leadership del premier in guerra” dice il rapporto annuale dell’intelligence Usa sulla sicurezza. Le agenzie Usa si aspettano nelle prossime settimane “grandi proteste che chiedono le sue dimissioni e nuove elezioni”. Il tutto mentre Usa, Qatar ed Egitto fanno sapere che tra Doha e Il Cairo proseguono le trattative per un cessate il fuoco, ma un accordo non è vicino. Il commento a Radio Onda d’Urto di Cecilia Dalla Negra, giornalista di Orient XXI. Ascolta o scarica
Intanto è salpata da Cipro, nel corridoio umanitario aperto dall’Ue, la prima nave con 200 tonnellate di aiuti umanitari dell’ong Open Arms, insieme a World Central Kitchen. Dovrebbe andare a nord della Striscia, dove ieri 2 bambini e un anziano a Beit Lahia, sono morti per denutrizione, portando il numero ufficiale a 27. Decine di migliaia le persone costrette a sfamarsi con mangime per uccelli e asini, senza acqua, elettricità e medicine a causa del blocco israeliano, che – denuncia Human Rights Watch – “non rispetta l’ordine della Corte internazionale di Giustizia per misure immediate ed efficaci, con la fornitura di servizi di base e di aiuti alla popolazione di Gaza”.
La Cisgiordania occupata è invasa, in questi primi giorni di Ramadan, da poliziotti e militari israeliani. Raid nel campo profughi di Jenin, mentre 2 palestinesi sono stati uccisi da forze speciali di Tel Aviv in borghese ad Attil, a nord di Tulkarem. Le forze speciali, nascoste in un veicolo civile, hanno sparato contro due giovani in un negozio, ferendoli gravemente e impedendo poi alle ambulanze di raggiungerli, fino alla morte.
Sul fronte nord scambi di razzi continui nel sud del Libano, tra Tel Aviv ed Hezbollah, lungo la linea di demarcazione, dove ieri e oggi Israele ha condotto raid lontano dal confine, uccidendo un civile libanese nei pressi di Baalbek, capoluogo della valle orientale della Bekaa. Nel Mar Rosso la nave Duilio dell’esercito italiano ha abbattuto due droni degli Houti. Il Comando statunitense per il Medio Oriente ha invece annunciato di aver distrutto un sottomarino e 18 missili anti-nave al largo della costa yemenita.
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