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Antigone presenta il pre-rapporto sulla situazione delle carceri italiane

Antigone ha elaborato  20 proposte (clicca qui) per gli Stati Generali dell’Esecuzione Penale e ha presentato nel corso di una conferenza stampa  i dati di un pre- rapporto sulla detenzione in Italia, dal quale emerge che le riforme messe in campo dal 2012 e consolidate di recente hanno prodotto una situazione di minore affollamento. La popolazione carceraria è pari a 52.754, una diminuzione di 10 mila presenze rispetto a quelle dello scorso anno. Una cifra comunque superiore ai posti letto regolamentari, che, secondo il Dap, sarebbero 49.552: questo vuol dire che vi sono 3232 detenuti oltre la capienza massima.

Il rapporto rileva inoltre che al momento gli imputati presunti innocenti sono il 33,8% della popolazione, una percentuale ancora alta rispetto alla media europea che è del 25%.  Il 55,8% (19.130) dei condannati presenti nelle carceri al 30 giugno devono scontare una pena al di sotto dei 3 anni e potrebbero accedere a una misura alternativa.  Secondo l’associazione sono troppi gli ergastolani (1.603, in crescita rispetto al passato), mentre sono “ancora troppo pochi i detenuti in misura alternativa”. Il rapporto evidenzia inoltre il numerodei morti ben 57 nei primi sei mesi del 2015, di cui 24 i detenuti morti suicidi.

Serve una svolta antiproibizionista nelle politiche sulle droghe: afferma Antigone, che nel pre-rapporto sulla detenzione ricorda che in carcere per reati commessi in violazione della legge sulle droghe, al 30 giugno 2015, ci sono oltre 18mila persone. Tutto si risolverebbe con la legalizzazione, oltre al fatto che lo Stato guadagnerebbe molti soldi dalla tassazione pubblica”.

Ai  microfoni di Radio Onda d’Urto Susanna Marietti coordinatrice di Antigone

Il video qui sotto  riassume  la situazione delle carceri italiane e vengono mostrate le testimonianze di una detenuta reclusa nel carcere di Rebibbia Femminile e un detenuto recluso nel carcere di Frosinone