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Appello al boicottagio della società La Cascina, che opera nei Cie

Continua la campagna per chiudere i Cie. Un racconto dell’azione di oggi e un appello al boicottagio della Cascina, affiliata al gruppo Auxilium che gestisce il Cie di Ponte Galeria a Roma dal primo marzo. Per costruire le prossime iniziative della campagna contro i Cie, ci sarà un appuntamento il 29 aprile, alle 19, al Forte prenestino, nel quartiere romano di Centocelle.

Ieri un centinaio di persone tra studenti universitari, nativi e migranti, attivisti dei centri sociali, occupanti dei movimenti per il diritto all’abitare, antirazzisti e antirazziste si sono incontrati all’Università La Sapienza di Roma per dare vita a un’iniziativa di denuncia e boicottaggio contro i Centri di identificazione ed espulsione per migranti.
L’obiettivo era il gruppo «La Cascina», che gestisce il servizio mensa della Facoltà di economia e il bar universitario a piazzale Aldo Moro. Questa società, tramite l’affiliata «Auxilum», dal primo marzo è entrata nella gestione dei servizi interni al lager di Ponte Galeria.
Abbiamo scelto di denunciare la linea complice di quest’azienda che, oltre ad avallare l’esistenza e contribuire alla mala-gestione del Cie di Roma, è responsabile di somministrare cibo scadente, se non scaduto, e troppo spesso «condito» con psicofarmaci, allo scopo di aumentare il controllo sui migranti e le migranti reclusi.
È stato aperto uno striscione che diceva «La cascina: complice dei lager! No ai CIE» davanti all’ingresso della mensa di Economia, mentre altri entravano nelle sale distribuendo volantini e adesivi informativi, denunciando al megafono gli orrori di Ponte Galeria, invitando gli studenti e le studentesse a boicottare gli esercizi gestiti da «La Cascina», parlando con lavoratori e lavoratrici e informandoli, molti per la prima volta, del profilo dei loro datori di lavoro.
Ci siamo poi spostati con un corteo spontaneo che ha bloccato la strada fino a La Sapienza, per poi proseguire dentro l’università fino al bar di piazzale Aldo Moro. Anche qui abbiamo denunciato la complicità di Auxilium/Cascina e invitato al boicottaggio attivo gli studenti presenti.
L’iniziativa si è conclusa con un pranzo sociale e una mostra tematica sulle condizioni del Cie di Roma al pratone dell’università.