Appello: Contro il G7 dei ministri degli interni a Napoli
- ottobre 04, 2017
- in appello, lotte sociali
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Il 19 e 20 ottobre a Ischia si svolge il vertice dei ministri degli Interni del G7. Un appello lancia la mobilitazione fino a sabato 21 ottobre.
NO al G7 del Razzismo, dei Muri e della Guerra ai Poveri. NO Decreti Minniti, No agli sgomberi e alla repressione sociale. Casa, Salute, Lavoro/Reddito, Libertà per tutte e tutti!!
Dieci anni di crisi economica e di governi dell’austerità hanno disintegrato quel che restava del welfare e affollato il gradino degli ultimi e dei penultimi nella gerarchia dell’ingiustizia sociale. Un disastro fatto di distruzione dei diritti e tagli sociali, di esproprio di democrazia e sudditanza alla furia liberista della BCE, che ha accresciuto a dismisura la forbice di ricchezza tra una minoranza di privilegiati e i tantissimi che stanno precipitando verso il basso. In questo quadro l’unica strategia perseguita dai governi e da quasi tutti i partiti è stata la costruzione del “nemico pubblico” per dirottare il malessere sociale nell’odio verso migranti e rom e più in generale verso i precari, i poveri e quanti non trovano posto in un controllo sociale fondato sull’esclusione. In pratica la repressione di tutti i soggetti che nelle città sono considerati “destabilizzanti” dell’ordine economico o estranei alle pretese del pensiero unico liberista, razzista e sessista. In particolare verso chi non si arrende e lotta, nei territori, nelle scuole e sui luoghi di lavoro, per difendere i propri diritti calpestati. Le leggi targate “Minniti” hanno rappresentato l’ultimo passo di questo governo per mettere al centro del dibattito pubblico le retoriche della sicurezza e invisibilizzare le grandi questioni sociali irrisolte dietro un regime di costante eccezionalità del diritto: dal “daspo urbano” all’arresto “differito”, dai tribunali speciali per i rifugiati alle direttive sugli sgomberi degli spazi autogestiti e delle occupazioni dei senzatetto. Un iter accompagnato in questi mesi da un’ondata nazionale di sgomberi violenti di persone in emergenza abitativa e spazi autogestiti e dai criminali accordi coi trafficanti e le milizie libiche che rischiano di consegnare decine di migliaia di rifugiati all’incombente minaccia della prigionia, della schiavitù, della tortura e della morte!
La resistenza degna dei cittadini eritrei dopo lo sgombero di piazza Indipendenza a Roma ha finalmente evidenziato a tutta l’opinione pubblica la brutalità di queste operazioni, taciute dai media e mistificate dal linguaggio burocratico. Espressioni come “decoro urbano” e “operazione di cleaning” usate istituzionalmente per qualificare queste misure repressive, codificano infatti un’idea sociale in cui i soggetti subalterni e le loro giuste istanze sono solo “macchie da cancellare”, negandogli il diritto stesso di esistenza, come ben rappresenta la costrizione alla clandestinità per i migranti o la cancellazione dei diritti di residenza per chi vive in emergenza abitativa.
Questo clima, insieme alle speculazioni sul diritto d’accoglienza, alle strumentalizzazioni elettorali e alle mistificazioni mediatiche, ha facilitato l’espandersi di pratiche e discorsi di fascistizzazione sociale e un tentativo di egemonia culturale delle destre costruito sul rancore e sulla guerra agli ultimi.
In questo scenario il 19 e 20 ottobre si terrà ad Ischia il G7 dei ministri dell’Interno, una nuova passerella dei potenti della terra che dopo il recente terremoto, su modello in scala di quanto accadde all’Aquila, sostituiscono con la vuota celebrazione di sé stessi le risorse mancate per la sicurezza ambientale dei territori, con una propaganda sempre più falsa e insopportabile. Sarà il G7 dell’agenda securitaria, il G7 del ministro Minniti, con all’ordine del giorno una “sicurezza” fatta di muri e filo spinato, di repressione e criminalizzazione degli esclusi, invece che di diritto all’abitare, al lavoro e al reddito, alla salute, allo studio e alle libertà civili. Tutto quello che fa una vita degna e che pure continua a trovare momenti di rivendicazione diffusi e plurali nei nostri territori. Le nostre città sono diventate infatti anche altro in questo lungo inverno della crisi, luoghi di resistenza e di mutualismo, di lotte, di solidarietà attiva ed autorganizzazione. Una partecipata assemblea il 15 settembre, dai movimenti per l’abitare agli spazi liberati, dalle realtà antirazziste a quelle studentesche, dai sindacati di base alle lotte dei precari e dei disoccupati, ha perciò lanciato l’appello a un percorso di iniziative condivise che attraverso una serie di tappe e di incontri arriverà alle giornate di mobilitazione dal 19 al 21 ottobre. Una grande mobilitazione che parta proprio dagli ultimi e dai penultimi nei gradini dell’ingiustizia sociale ma che coinvolga e parli a quant* rifiutano di soffocare in una società chiusa e rancorosa, desertificata e impaurita, militarizzata e priva di diritti, assediata dalle logiche della guerra infinita, interna e internazionale. Facciamo appello agli abitanti e alle realtà di base napoletane e campane, ad associazioni e movimenti in un percorso che vuole confrontarsi con le analoghe iniziative in costruzione nelle altre città per una efficace campagna nazionale. Vogliamo tutte e tutti lottare contro chi strumentalizza la precarietà e l’insicurezza sociale, chi promuove il razzismo e la repressione dei più deboli per nascondere il disastro provocato dalle politiche di austerità e dalle dittature finanziarie che oggi governano l’Europa. Contro “l’imbroglio securitario” scendiamo in piazza per riappropriarci del nostro futuro, perchè un altro mondo è necessario!
Per l’abrogazione dei decreti Minniti-Orlando e della legge Bossi-Fini
Per politiche sociali, dell’abitare, dell’accoglienza, del lavoro e del reddito che dal governo agli enti locali garantiscano a tutte e tutti uguaglianza, diritti e risposte concrete ai bisogni primari dei soggetti e dei territori
Per il riconoscimento del diritto d’asilo e contro gli accordi coi regimi sulla pelle dei rifugiati
Contro la distruzione del diritto di sciopero e per un’amnistia delle condanne legate alle lotte sociali
Il percorso di avvicinamento:
–Venerdi 6 ottobre
ore 19:00 Proiezione de “l’Ordine delle cose” con la presenza del regista Andrea Segre presso l’Ex Opg Je so Pazz
–Sabato 7 ottobre
ore 10.00 Calvi Risorta (Ce) Marcia per le Bonifiche contro il disastro ambientale
ore 15.00 Manifestazione Antirazzista a Scampia
– Sabato 7 e Domenica 8 ottobre “Prima Conferenza dei Giuristi Democratici”
Presso l’Asilo e Sala del Capitolo p. San Domenico
promossa dall’associazione nazionale giuristi democratici
– Venerdi 13 ottobre
ore 9.00 attraversamento cortei studenteschi
ore 15.00 assemblea antirazzista p. Garibaldi
-Martedi 17 Ottobre ore 16.00
Assemblea sul diritto all’Abitare – Sala Verdi – Consiglio comunale
LA TRE GIORNI DI MOBILITAZIONE:
Giovedi 19 ottobre:
“STOP G7 TUTT* A ISCHIA”
MOBILITAZIONE con appuntamento alle ore 9.00 in piazza Municipio
Venerdi 20 ottobre:
Assemblea Pubblica ore 16.00 aula Mura Greche:
“L’imbroglio securitario, le leggi Minniti, la guerra ai poveri e i diritti negati”
I temi del G7 di Ischia, le voci dei “Senza Voce”
CONCERTO ore 21.00 piazza del Gesù
Sabato 21 Ottobre:
“NAPOLI PER I DIRITTI SOCIALI CONTRO LE LEGGI MINNITI”
MANIFESTAZIONE partenza ore 16.00 Piazza Garibaldi
Prime Adesioni (per aderire e per info napolicontrominniti@gmail.com) :
Giuristi Democratici di Napoli
Assemblea Antirazzista di Scampia
Movimento per il Diritto all’Abitare Magnammece ‘O Pesone
Movimento Disoccupati 7Novembre
Coordinamento precari Bros
Comitato Vele
Collettivi Autorganizzati Studenteschi
Collettivo Autorganizzato Universitario
Lab. Nassau
Napoli Direzione Opposta
(Laboratorio Zer081, Comitato Soccavo, Collettivo Bancarotta 2.0, Villa Medusa, Lab. Politico Iskra, Scugnizzo Liberato, Scacco Matto)
Insurgencia
Dada
Kaos
Ex Opg occupato Je so Pazz
L’Asilo
Cantiere 167
Mensa Occupata
Laboratorio occ. Ska
Unione Sindacale di Base
Piattaforma sociale Eurostop
Civico 7 liberato
Prc Napoli
Laboratorio Comunista Casamatta
Giardino Liberato di Materdei
Presidio di Salute “Salviamo il Pellegrini”
Sgarrupato Montesanto
Terranostra Occupata (Casoria)