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APPELLO PER LA LIBERTÀ DI MOVIMENTO

Il 5 giugno prossimo, la IV sezione del tribunale di Napoli giudicherà inprimo grado 9 attivisti dei “Comitati per la quarta settimana”, per unainiziativa contro la precarietà e il carovita tenutasi nell’ottobre 2004. Un presidio di circa 200 precari presso l’Ipercoop di Afragola si conclusecon la distribuzione a scopo simbolico, ai clienti dell’ipermercato, dipoche scatole di pomodoro e di pasta date volontariamente ai manifestantidalla direzione della stessa azienda. Per questa iniziativa, l’incredibile accusa ipotizzata dal PubblicoMinistero è di “estorsione aggravata dal numero di persone”, con larichiesta di 6 anni di carcere per 3 attivisti e di 3 anni e sei mesi pergli altri!! Così come nel Processo per un’altra protesta contro il carovita, attuata il 6 novembre 2004 a Roma, sconcerta l’assoluta sproporzione e la gratuità delreato ipotizzato e delle pene previste rispetto alle caratteristiche concrete delle azioni messe in campo. Ma soprattutto, nell’esprimere la nostra solidarietà verso gli imputati,vogliamo rimarcare che i temi della precarietà del lavoro e del carovitacostituiscono a tutt’oggi gravi questioni che interrogano in manierapressante l’agire delle forze sociali e l’agenda delle forze politiche. Per questo l’agire dei movimenti che ne hanno sottolineato l’urgenza nonpuò essere compresso dentro uno schema giudiziario e penale,indipendentemente dalla condivisione o meno delle forme di protesta di unamanifestazione che mantenne comunque un carattere esclusivamente simbolicoe rivendicativo. Un’iniziativa pubblica, pacifica e priva di lucro che nonpuò essere associata a una tipologia di reato propria invece dellacriminalità economica. Migliaia di procedimenti giudiziari gravano sulle lotte sociali di questianni, dal mondo del lavoro alla scuola, ai movimenti ecologisti e contro laguerra, minacciando il protagonismo sociale di un’intera generazione el’emergere di nuovi movimenti. Anche per questo è necessario porre mano ad un procedimento di amnistia cherestituisca queste istanze alla loro esclusiva dimensione di ordine socialee politico. Si tratta di riconoscere ai movimenti di aver prodotto unanuova stagione della partecipazione e di aver animato la vita democraticadel paese, contribuendo a promuovere valori di solidarietà e di giustiziasociale e forme di rinnovamento nella rappresentanza della società civile.

22.05.07

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