Dall’11 al 13 maggio i ministri delle finanze del G7 si incontreranno nel capoluogo pugliese. Movimenti, sindacati e partiti organizzano un’agenda di iniziative e proteste. Manifestazione sabato 13 maggio. Il caso dei fogli di via che hanno colpito quattro attivisti nel mese di marzo
Dal vertice dei ministri dell’Economia del G7 previsto a Bari dall’11 al 13 maggio a Bari nessuno si aspetta nulla da un vertice che anticipa di un paio di settimane quello del 26 e 27 maggio tra i primi ministri a Taormina. In compenso a Bari si sa tutto sulle straordinarie misure di sicurezza che trasformeranno la città in un fortino. La città è stata divisa in tre sezioni. Inaccessibile sarà l’area attorno al Castello Svevo, Prefettura, Questura e – l’11 – il Petruzzelli. Chiusa al traffico una parte del Lungomare. L’accesso al borgo antico sarà permesso a 800 residenti, mentre 60 barriere anti-tir lunghe sei metri e alte più di un metro presidieranno il centro murattiano. Precauzioni che prefigurano così attentati come quello di Nizza o Berlino. In strada ci saranno migliaia di uomini delle forze dell’ordine, i droni che sorvoleranno la città, cecchini sui tetti ed è prevista anche una “no fly zone”. Notevoli i disagi per i residenti e gli esercenti della zona rossa.
Lontano da questo clima quasi irreale, dall’altra parte della città, si svolgerà lo sciopero sociale che sarà animato anche da una forte componente studentesca, intitolato “Ammin abbasc U G Sett” (rovescia il G7) organizzato dal coordinamento “Puglia contro il g7”, promosso dal sindacalismo di base, da centri sociali, dal partito Alternativa comunista, dal movimento No TAP oltre che dai collettivi studenteschi. Alla conferenza stampa di ieri davanti al Castello Svevo non ancora blindato, gli organizzatori del corteo, che partirà dall’ingresso di viale Einaudi di Parco Due Giugno sabato 13 alle 9 e attraverserà il quartiere Carrassi, hanno denunciato le “narrazioni tossiche” che circolano in questi giorni su alcuni media secondo cui le manifestazioni di dissenso potrebbero essere un pericolo e puntano l’attenzione sui quattro fogli di via che hanno colpito quattro persone allontanandole dalla città. L’episodio è stato già denunciato in un incontro al Dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo barese. Il tutto è avvenuto su base amministrativa, e in ragione di una presunta “pericolosità sociale”.
“Dei quattro che hanno ricevuto il provvedimento un ragazzo vive ormai lontano da Bari. Un altro è di Molfetta, ma ha bisogno di tornare in città per accompagnare in ospedale la madre. Il terzo è uno studente di medicina e oggi è padre di due gemelli”. “Io vivo a Bari da otto anni e ho finito l’università da poco – ha denunciato C. – La residenza risulta ancora a casa dei miei genitori, in provincia di Lecce, ma tutta la mia vita è qui!”.
Al ”Comitato G7 a Bari No grazie” aderiscono Comitato contro la guerra Bari, Eurostop, l’aps Torre di Babele, USB, Rifondazione Comunista, Gue/Sinistra Europea. Il 12 e 13 maggio, a Parco Due Giugno, è convocato “L’Altro vertice – Molti più di 7”.
da il manifesto